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12/08/2023 17:10:00

Hakkinen: «Quando ho visto la Ferrari nei test mi sono subito detto una cosa. Su Leclerc e Sainz...»


News di Giuseppe Canetti

Mika Hakkinen ha rilasciato una lunga ed interessante intervista a La Gazzetta dello Sport, durante la quale si è anche soffermato sul momento che sta attraversando la Ferrari e sui relativi piloti. Vi proponiamo di seguito un estratto delle sue considerazioni.

Le considerazioni di Mika Hakkinen

"Quando ho visto la rossa nei primi test non era difficile pronosticare che avrebbe avuto problemi. Vedendola in azione in certi tipi di curve mi sono detto: 'Oh, hanno sbagliato macchina'", esordisce Hakkinen. Poi aggiunge: "I piloti dopo la prima uscita hanno detto di avere piccoli problemi, ma dal mio punto di vista erano guai davvero grossi, ancor più perché la Red Bull volava".

"La Ferrari sta vivendo un anno difficile ma è così anche per gli altri, escluso chi vince. Ci sono dati da analizzare sul comportamento della vettura ma serve gente che ne capisca a livello tecnico e metta insieme i pezzi. Oggi è più complicato: noi potevamo fare test in pista all'infinito, adesso ci sono solo simulazioni e galleria del vento", spiega il finlandese. Che però all'orizzonte non vede tutto nero: "Recuperare è possibile: ciò che ha fatto di recente la McLaren è un grande esempio. A Woking nessuno ha puntato il dito contro nessuno, hanno lavorato duro e cercato soluzioni con un approccio calmo e costante. A fare la differenza sono le persone e l'energia positiva, così puoi risalire".

Chiamato ad esprimesi, invece, su Charles Leclerc e Carlos Sainz, Hakkinen afferma: "Hanno esperienza in una squadra al top, hanno talento e sono nel posto giusto. Non è facile la vita di un pilota di F.1: tutti ti guardano, si aspettano che tu sia perfetto e abbia successo. Ma quando la tua auto è difficile da guidare la possibilità di commettere errori è più alta, e i due ferraristi sono sempre al limite".

Quindi fa un parallelismo con quanto ha vissuto sulla propria pelle: "Quando correvo con la Lotus, agli esordi, e non sentivo l'auto perfettamente pilotavo al 90%. Ma quando sono andato in McLaren, e ci si aspettava ben altri risultati, se la monoposto non era abbastanza buona tiravo fuori il 110% e portavo il mio mezzo a una performance non naturale, con rischi molto alti. Infatti finivo fuori molto più spesso. Leclerc e Sainz stanno facendo lo stesso. Non stiamo parlando di esordienti che devono imparare".

"Leclerc e Sainz sono comunque grandi piloti, hanno solo bisogno di supporto. La gente in questo mondo apre la bocca troppo e troppo facilmente, tutti sparano giudizi. Quando quei due avranno una monoposto all'altezza otterranno risultati incredibili", conclude il due volte campione iridato.

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