Avendo già previsto un afflusso di spettatori a dir poco straordinario nel corso della prima edizione del GP d'Olanda (avvenuta nel 2021), il Comune di Zandvoort aveva deciso di garantire l’ingresso alla pista soltanto ad un numero limitato di taxi, così da evitare un eccessivo sovraccarico delle reti stradali poste attorno al circuito.
Non avendo riscosso molto successo nel 2022, a quanto pare molti taxi si sono intrufolati illegalmente in zone a loro proibite, quest’anno è stato studiato un sistema molto più stringente che ha proibito sostanzialmente a 150 taxi di esercitare la propria attività nei pressi dell’autodromo durante lo svolgimento del weekend di gara.
Stando a quanto riportato dalla pubblicazione del ‘Noord-Hollands Dagblad’ solo i residenti e le aziende situate nel Comune di Zandvoort hanno ricevuto un certificato pass-through durante il fine settimana. Gli autisti che lavorano ad esempio nella città di Haarlem, posta a circa 10 km a est del tracciato, non riceverà il ‘taxi-pass’.
Essendo previsti oltre 100.000 spettatori, molti di questi privi di mezzi che possano accompagnarli fino in circuito, i tassisti hanno chiesto al Comune di Zandvoort di pensare ad un’opportuna soluzione. Nel caso questa non dovesse essere di loro gradimento, gli autori della protesta non hanno escluso manifestazioni che potrebbero culminare con il blocco di tutte le strade di accesso alla pista.
Nella giornata odierna è giunta anche la risposta del Comune di Zandvoort, che stando a quanto riportato da ‘RacingNews365.com’ non è risolutiva: “Abbiamo mantenuto lo stesso approccio delle ultime due edizioni”, ha esordito l’esponente comunale Walter Sans. “Nonostante questo, lo scorso anno alcuni taxi hanno ottenuto illegalmente un pass e offerto servizi anche laddove non potevano esercitare la loro professione”.
“Ciò ha causato molti disagi. Problemi all'interno del nostro piano di mobilità. Da qui la nostra decisione di rendere ancora più stringenti i controlli nella zona. I taxi ammessi per l’edizione 2023 hanno ricevuto un pass cartaceo e saranno quindi riconoscibili”, ha proseguito il portavoce. “Chi vuole potrà manifestare. Siamo in Olanda ed è un loro diritto. Sono in corso delle consultazioni tra noi e le persone che si occupano di sicurezza e ordine pubblico, polizia inclusa. Ci stiamo confrontando per capire cosa fare in caso di proteste e/o manifestazioni”.
Foto: Red Bull Racing
Leggi anche: L'indiscrezione - Bearman pronto per la Formula 1: Possibile test con Haas in America
Leggi anche: Estate 2023: le vacanze dei piloti tra mare, autodromi, orsi e strani cappelli