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23/08/2023 08:00:00

GP Olanda: anteprima tecnica, infografiche e analisi circuito


Gran Premio di Roberto Cecere

Dopo la lunga pausa estiva le Formula 1 riaccenderanno i motori a Zandvoort, sede del Gran premio d’Olanda, terra del cannibale Max Verstappen. Dal ritorno in calendario nel 2021, a valle di un importante ammodernamento dell’impianto, la tappa nei Paesi Bassi è stata sempre terra di conquista dell’idolo locale.

L’impianto è caratterizzato da due segmenti sopraelevati, con pendenze variabili fino al 35%. La sezione della curva 3, che prende il nome dal leggendario designer di piste John Hugenholtz, ha un banking il cui angolo varia secondo la sequenza di Fibonacci.

Angolo del banking di curva tre – Illustrazione @robertofunoat

 

Il dominio espresso dalla Red Bull sinora lascia poche speranze ai rivali ormai concentrati sulla battaglia per conquistare i migliori piazzamenti alle spalle delle formidabili RB19. Per la Scuderia Ferrari sarà l’ennesima opportunità per verificare la bontà della SF-23 “Evo” dopo l’incoraggiante gara nelle Ardenne. In assoluto sarà interessante apprezzare se i rapporti di forza nel gruppo di testa inizieranno a consolidarsi oppure continuerà l’avvicendamento dei valori che ha caratterizzato le prime dodici tappe della stagione. Come dichiarato da Frederic Vasseur, gli ultimi 10 round della stagione saranno fondamentali per consolidare le linee guida del progetto 676 e in relazione a tale processo, è di vitale importanza che gli ultimi aggiornamenti sulla monoposto forniscano i risultati osservati nelle simulazioni in galleria del vento e al simultarore.

 

Caratteristiche del tracciato

Zandvoort è una delle piste iconiche della Formula 1, che sorge a ridosso di una spiaggia di sabbia fine e vede le monoposto affrontare saliscendi spettacolari.

Inaugurata nel 1948, originariamente il suo layout si componeva dall’unione delle strade pubbliche della cittadina marinara e il veloce tracciato permanente. Il primo GP valido per il campionato di Formula 1 si disputò nel 1952 con il trionfo della Ferrari di Alberto Ascari. Per trent’anni il circus ha fatto tappa su questo circuito, fino al 1985 anno in cui Niki Lauda vinse il suo ultimo gran premio in carriera.

Zandvoort è un tracciato con sede stradale ridotta che si compone di 14 curve che richiedono una precisione di guida millimetrica.

Zandvoort Track Info – Illustrazione @robertofunoat

 

Il tracciato è composto dieci curve a destra, 4 a sinistra didiverso raggio e lunghezza di percorrenza con due tratti ad alta velocità (rettilineo principale, tra le curve 10-11) in cui è utilizzabile il DRS in qualifica e nelle manovre di sorpasso in gara e nel corso delle qualifiche.

Per la tappa olandese, Pirelli ha optato per la gamma più dura dei compound da asciutto (Pirelli PZero White Hard C1, Pirelli PZero Yellow Medium C2, Pirelli PZero Red Soft C3) una scelta determinata dalla severità del tracciato, tra i più stressanti per i pneumatici di tutto il calendario, soprattutto nelle due curve sopraelevate (3 e 14), dove il carico verticale è molto elevato. Per questo motivo, vedremo all'opera i pneumatici più duri, anche se non il più duro in assoluto, la C0, che non ha ancora debuttato in tutto il calendario 2023. 

Preview Pirelli GP Olanda

 

Severità Meccanica

Zandvoort è un tracciato poco severo per l’impianto frenante, in una scala teorica da 1 a 5 presenta un indice di severità pari a 3, simile a quello di piste come Budapest e Spielberg.

Dato avvalorato dal tempo speso in frenata, prossimo al 17% nell’arco di un giro di pista.

La pista olandese non risulta particolarmente critica anche per la trasmissione delle monoposto. Nella successiva illustrazione le marce utilizzate lungo il tracciato olandese dal poleman della edizione 2022 attraverso l’elaborazione effettuata con il software Fast-F1.

Marce utilizzate sul giro a Zandvoort – Illustrazione @robertofunoat

 

Configurazione Aerodinamica

Gli elevati carichi verticali che agiscono sulle monoposto soprattutto in corrispondenza delle sopraelevate,producono forti compressioni delle vetture verso l’asfalto. Per ovviare a un’eccessiva usura del pattino posto nel fondo vettura, i team potrebbero aumentare le altezze da o irrigidire i gruppi sospensivi. 

La geometria del tracciato richiede un setup da medio-alto carico, compromesso indispensabile in relazione alla tipologia di curve presenti e in considerazione del fatto che per il 68% del tempo sul giro la farfalla dell’acceleratore è aperta.

Nella successiva infografica viene mostrata la velocità di percorrenza di ogni tratto del circuito elaborata attraverso i dati telemetrici della monoposto di Max Verstappen nel corso delle qualifiche della passata stagione.

Velocità sul giro di Verstappen nelle qualifiche del 2022 – Illustrazione @robertofunoat

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