La classifica finale delle seconde prove libere del GP d'Olanda, con Norris che ha chiuso davanti a Verstappen e ad uno straordinario Albon, sembrerebbe aprire a possibili sorprese. Se ci concentriamo sul passo gara però, tutto torna nella norma. Tranne per la Ferrari, ancora una volta abbastanza in difficoltà.
Dopo aver condotto un'ora di studio durante le PL1, i tecnici di Maranello decidono di approcciarsi alle PL2 con un assetto da medio-alto carico aerodinamico. Più scarico rispetto agli avversari che hanno privileggiato l'utilizzo di ali che generassero un alto livello di downforce. Inizialmente, per chi ha seguito la sessione in diretta sulla TV satelittare, si credeva che all'interno del box del Cavallino volessero condurre un lavoro più orientato al GP d'Italia (1-3 settembre). Un'ipotesi che poi è andata a decadere quando la SF-23 è scesa in pista nella medesima configurazione per effettuare le consuete simulazioni di passo gara. Da qui lo scenario che andremo ad analizzare di seguito.
Prima di parlare di Ferrari, è giusto iniziare dal plota che ha le maggiori opportunità di vincere la gara di domenica. Per Max si tratta del GP di casa, non vuole fare brutte figure e se continua a mostrare queste performance ne eviterà il rischio.
Se Verstappen è ancora una volta il leader incontrastato, chi ha le maggiori opportunità di salire assieme a lui sul podio? Guardando i tempi messi a segno da Perez, Hamilton e Alonso potrebbe esserci davvero una bella battaglia per la seconda e terza posizione. Tra questi Lewis è senz'altro il favorito avendo girato su gomma Media. Perez subito dietro, ma bisogna tenere conto che Fernando ha ottenuto i crono che vedete su mescola Hard. Montate le Soft l'asturiano riesce ad essere persino più veloce di Max (si è scelto di non riportare la media aritmetica relativa al secondo stint per carenza di giri percorsi), dunque non è certo da sottovalutare.
Considerando dunque che la Mercedes, Perez e l'Aston Martin dovrebbero essere in grado di darsi battaglia e che (vedi tabella e grafico) la McLaren e l'Alpine non appaiono neanche troppo distanti, che ruolo può avere la Ferrari domenica? I tecnici del Cavallino hanno deciso oggi di andare controcorrente puntando su una configurazione aerodinamica da medio-alto carico, quando tutti gli altri, attenendosi alle caratteristiche del tracciato, sono scesi in pista con ali da alta downforce.
Se inizialmente si credeva che la scelta fosse dovuta ad una voglia di prepararsi adeguatamente in vista di Monza, il fatto di aver condotto le prove high-fuel senza apportare alcuna sostanziale modifica, fa pensare che la SF-23 soffra di alcuni problemi a livello di set-up che i tecnici sono stati costretti a correggere rinunciando a del carico aerodinamico (bilanciare adeguatamente la monoposto non è un gioco semplice). Pur di garantire una vettura stabile e sicura ai piloti, Shwartzman (che ha guidato la vettura di Sainz nel corso delle PL1) aveva trovato l'auto molto scivolosa al mattino, si potrebbe aver deciso di rinunciare a un po' di prestazione.
Vedendo il passo gara emerso dalle PL2, la Ferrari sembra in grado di potersela giocare solo con la Williams di Albon. Il che vorrebbe dire lottare per delle prestazioni al limite della top ten e dunque rischiare di fare un altro flop stile Silverstone. La situazione non è delle migliori, ma fortunatamente c'è ancora del tempo per recuperare.
Foto: Ferrari
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