Questa mattina ci si attendeva di assistere ad una gara condizionata dal meteo variabile. Le previsioni non si sono affatto smentite, regalandoci un GP d'Olanda ricco di emozioni con i piloti che hanno avuto l'occasione di montare sia mescole d'asciutto che da bagnato. Corsa iniziata su slick, il meteo obbliga i team a richiamare i propri alfieri in pit lane appena dopo qualche curva per poter cambiare gli pneumatici e passare alle Intermedie. I colpi di scena non sono mancati. Proveremo a rivivere i momenti salienti dando maggior risalto alle prestazioni e alle decisioni che si sono contraddistinte durante l'evento.
Prima di tutto, complimenti ad Albon e alla Williams perché hanno fatto qualcosa di pazzesco quest'oggi. Alexander, Piastri, Hulkenberg e Bottas sono stati i soli a proseguire la gara su gomme slick mentre tutti gli altri hanno montato le Intermedie a cavallo del primo e quarto giro. Albon però si è ulteriormente distinto. Ha creduto nella Soft e anche quando gli avversari hanno deciso di montare delle mescole d'asciutto nuove, il thailandese ha proseguito a girare con il set adottato sin da inizio gara. Le sostituirà soltanto al 40° giro per passare alle Medie, una scelta azzeccatissima, che lo stava portando a chiudere la gara in sesta posizione (nel corso del giro 56 compie anche un bel sorpasso su Russell). Peccato la pioggia arrivata nel finale abbia rimescolato tutto. L'ottava piazza non è male, il pilota coglie un altro importante risultato per la Williams, ma arrivare sesto davanti alle Mercedes, sarebbe stata un'altra cosa.
Per Fernando Alonso ormai abbiamo consumato tutti gli aggettivi possibili. Semplicemente maestoso. Nonostante rientri con un giro di ritardo rispetto a Perez ad inizio gara per mettere le Intermedie, il due volte campione asturiano si rende autore di un passo davvero molto competitivo, specialmente su mescola Soft. Così forte da conquistare il giro veloce della gara e da indurre Checo all'errore poco prima della bandiera rossa chiamata in causa da Zhou. Il pilota dell'Aston Martin infatti, grazie all'arrivo della pioggia nel finale, nell'arco di poche tornate aveva praticamente dimezzzato il gap che lo divideva dal messicano della Red Bull. L'errore di Perez ha permesso ad Alonso di prendersi la seconda piazza e di proteggerla anche dopo la ripartenza dalla bandiera rossa.
Le strategie di gara (fonte: X, Pirelli)
La gara di Perez terminerà addirittura fuori dal podio. Dopo essersi preso la leadership della gara grazie all'intuizione di rientrare per primo ai box e passare alle intermedie ad inizio gara, sarà la Red Bull a ripristinare l'ordine gerarchico tra Verstappen e il messicano senza che i due si ostacolino troppo mediante le chiamte per il secondo pit stop. L'errore di guida prima della bandiera rossa gli fa perdere una sola posizione a beneficio di Alonso, ma poi alla ripartenza, Checo non rispetta i limiti di velocità all'interno della pit lane e riceve una penalità di 5''. Ulteriore sbaglio che gli farà perdere il podio a vantaggio di Gasly. Un peccato aver buttato via un podio meritatissimo fino ad una 15° di giri dal termine (il messicano era partito 7°).
Arriviamo così a Pierre Gasly. Gara impeccabile anche quella del pilota Alpine. Pierre al pari di Checo decide di rientrare ai box al primo giro per montare le mescole cinturate verdi. Mossa che si è rivelata essere la giocata vincente della gara. Grazie a questa manovra, Pierre passerà dalla 14° posizione di partenza alla P4 non appena terminato il valzer del primo pit stop. Da qui in poi, ricopiando la tattica dei piloti a lui circostanti riesce a proteggere la posizione e a sfruttare l'errore finale di Perez cogliendo così un podio inaspettato.
Dati utili a comprendere il comportamento delle gomme (fonte: X, Pirelli)
Indovinate un po' chi invece non è riuscita a sfruttare l'intuizione geniale del proprio pilota? Leclerc, al pari di Perez e Gasly ci aveva visto giusto e, non appena aveva iniziato a piovere, aveva deciso di rientrare ai box e montare le gomme Intermedie. Peccato però che il proprio ingegnere di pista, Xavi Marcos abbia avuto una grave disattenzione (in questi minuti su Twitter sta girando un video a documentare l'episodio). Quando Charles apre la radio dicendo che sarebbe rientrato in pit lane, lo spagnolo non comprende il messaggio e anziché allertare i meccanici inizia a fornire al pilota i dati riguardanti il meteo. Leclerc ripete il messaggio, ma ormai è troppo tardi e quando Charles arriva sulla piazzola le gomme da bagnato non sono presenti vicino ai suoi uomini.
Un errore che comunque non comporterà gravi conseguenze sulla gara di Charles dal momento che il GP del monegasco sarà condizionato da un contatto nel corso del 4° giro che gli causa dei danni all'ala anteriore e successivamente anche al fondo che ne comporteranno il ritiro nel corso del 42° giro. Non certo la sua giornata migliore. A dirla tutta anche la seconda sosta avviene in ritardo rispetto alla concorrenza, ma in questo caso non abbiamo molto da recriminare per la scelta della Ferrari. I pioti più audaci tornano a montare le Soft nel corso del nono giro, la squadra italiana si accorge che quella è la mossa giusta e a quel punto deve fare una scelta: richiamare prima Sainz o Leclerc? E' ovvio che la decisione sia ricaduta su Carlos, era il pilota con maggiori chance di ottenere un buon punteggio in quel momento, Charles doveva sostituire l'ala anteriore, quindi giusto chiamare prima lo spagnolo. I due in quella fase di gara si trovavano anche a circa 1'' di gap l'uno dall'altro, per cui, anche se lo spagnolo era sesto e Leclerc settimo, effettuare una doppia sosta avrebbe fatto perdere ancora più tempo al pilota della monoposto numero 16. Molto grave dunque l'errore commesso in occasione della prima sosta, meno quello fatto durante la seconda (almeno secondo chi scrive).
Andamento temperature GP d'Olanda 2023 (fonte: X, Pirelli)
Che dire della gara di Sainz? Con il nativo di madrid il team ha fatto le mosse giuste. Per quanto lo riguarda è stata la prestazione complessiva della macchina a mancare. Il quinto posto può considerarsi un buon risultato. Nonostante il ritmo non fosse a livello degli avversari è riuscito comunque a tenersi Hamilton e Norris alle spalle, il che non è poco viste le attese. C'è da dire che il layout di Zandvoort ha fatto il suo, qui era molto difficile compiere sorpassi. A Monza la situazione sarà bene diversa. Se la SF-23 non avrà ritmo sarà molto più complicato proteggersi dagli attacchi dei diretti avversari, quasi impossibile.
Foto: Ferrari
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