Protagonista di un avvio di seconda metà di stagione piuttosto deludente, alla vigilia del weekend italiano non ci si attendeva una Ferrari così performante. Nel corso di questo venerdì però, in molti si sono dovuti ricredere, forse anche i membri del team stesso. La SF-23, caratterizzaa da una livrea celebrativa per l'occasione, è riuscita a distinguersi sia in configurazione di qualifica con Sainz a detenere il miglior cono di giornata (1'21''355) davanti a Norris e Perez, sia nei tempi effettuati con tanto carbuante a bordo. E' Leclerc, nella circostanza a primeggiare assieme al pilota messicano della Red Bull (differenza di appena 36 millesimi sul ritmo medio stimato dei due, per questo vengono riportati entrambi di colore viola).
Detto questo, i tifosi della Rossa possono tirare un piccolo sospiro di sollievo. Ci sono tutti i presupposti per vedere una Ferrari in lotta per qualcosa di più di una Top-5. Visto il lavoro odierno, il podio dovrebbe poter essere alla portata. La vittoria è comunque lontana e non possiamo escludere neanche possibili sorprese. Possiamo dire che terminare nelle prime cinque posizioni dovrebbe poter essere alla portata, mentre il terzo posto è da considerare il massimo obiettivo raggiungibile qualora Verstappen e Perez chiudessero la gara senza problemi. Vi spieghiamo il motivo.
Se ci limitiamo ad osservare i dati che riportiamo di seguito, senza analizzarli in alcun modo, grideremmo al miracolo e ci aspetteremmo di vedere entrambe le SF-23 lottare per la vittoria dell'evento. Purtroppo non dobbiamo e non possiamo soffermarci in superficie. Osservando bene, si nota, come il crash di Perez sia stato una sorta di spartiacque nella tabella dei tempi, sopratutto per quelli all'interno delle colonne dei due piloti in Rosso vestiti.
Prima della bandiera rossa, Perez era senza alcun dubbio il pilota più veloce seguito da Verstappen. Le due Red Bull erano inarrivabili. Albon (Williams) era addirittura il secondo driver più veloce, seguito a ruota da un'ottimo Leclerc, poi Sainz, Russell e Norris nell'ordine. La Ferrari era molto distante, ma poi dopo l'uscita di pista di Checo, anche se apparentemente tutti sono tornati a girare in ''parità'' di condizioni con lo stesso set di Medie utilizzate in precedenza, sia Leclerc e Sainz sono riusciti a sfruttare meglio le gomme mettendo a segno un gran primo crono scendendo sul piede dell'1'24''8-1'24''9. Nessun'altro è riuscito a replicare.
Perché è accaduto questo? Forse hanno fatto un miglior lavoro degli altri in termini di gestione di gomma, riportando la mescola rapidamente in temperatura (il che ci genera dei dubbi), o forse si potrebbe aver deciso di scaricare dalla macchina un po' di carburante per provare il passo che si avrebbe avuto in altre situazioni di carico. Volendo dunque restare più oggettivi e realisti, ci sentiamo di tenere più in considerazione la tabella e non il grafico emerso da questa sessione (nel grafico si è deciso di accorpare i tempi fatti pre e post bandiera rossa perché i piloti sono rimasti sullo stesso treno di mescole usate in precedenza, lo trovate a seguire).
Da questo ne emerge una Red Bull velocissima, una Williams straordinariamente seconda forza con Albon (sempre con il dubbio carico di carburante) e Ferrari in P3. McLaren e Mercedes in lotta subito dietro. Aston Martin stranamente più distante accompagnata dall'Alpine. Il team di Woking è andato bene in simulazione di qualifica, ma poi, parole di Norris, non è riuscito a trovare ancora la quara per estrarre tutto il potenziale in condizioni di gara.
A tutto questo c'è da aggiungere che non bisognerebbe troppo fidarsi della Mercedes. Un Albon in gran forma fa presumere che le Frecce Nere possano essersi un po' nascoste oggi. Hamilton ad esempio è stato sempre più lento di Russell nel corso delle PL2 e la sua velocità di punta è stata sempre sui 5 Km/h inferiore rispetto a quella del proprio compagno di box. 5 km/h che hanno un peso enorme a Monza, circuito soprannominato anche come Tempio della Velocità.
Però, se si è tifosi Ferrari, essendo venerdì, è anche giusto sognare un po'. E se non lo si fa a Monza, quando?
Foto: X (Twitter), Ferrari
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