La partenza del Gran Premio d'Italia, andata in scena domenica scorsa, è stata ritardata di oltre quindici minuti apparentemente a causa di un problema avuto alla monoposto di Yuki Tsunoda. L'AlphaTauri numero 22 si è infatti fermata durante il giro di formazione poco dopo aver superato la Variante Ascari. 

In seguito la direzione di gara ha deciso di far fare ai piloti un ulteriore giro di formazione in attesa che la vettura fosse prontamente messa in sicurezza, ma la macchina del giapponese risultava bloccata e dunque non poteva essere spostata celermente. Proprio per questa ragione poi si è scelto di abortire la procedura di partenza e fare tutto con calma. Una volta tornati sulla griglia di partenza per la seconda volta, i piloti però sono stati trattenuti senza nessuna informazione sul da farsi. Secondo quanto riportato da motorsport.com l'ulteriore ritardo è stato causato da un malfunzionamento del pannello LED presente sul rettilineo.

Il problema sul rettilineo 

Una volta che le monoposto sono tornate sul rettilineo di partenza nessuna comunicazione ufficiale è apparsa sul pannello led posto alla destra dei semafori, non fornendo così spiegazioni su ciò che stava accadendo. Sono stati gli ingegneri a informare tramite le radio i loro piloti, ma la conseguenza più grave del malfunzionamento è l'aver negato la possibilità ai meccanici, come da regolamento, di rientrare in pista per raffreddare i motori e tenere in caldo le gomme.

Quando infatti tutti gli uomini dei team sono arrivati di corsa davanti ai cancelli per l'accesso al tracciato, i commissari di pista hanno fatto muro perché a loro non era arrivata nessuna comunicazione a riguardo, tanto da costringere due componenti di un team a scavalcare le barriere ancora serrate. Una volta poi arrivato l'ok dalla direzione gara i varchi sono stati correttamente spalancati e la gara ha potuto svolgersi normalmente.

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