Attualmente l'Italia ha due Gran Premi di Formula 1 che si disputano uno a Monza, e uno a Imola, ma probabilmente già dal 2026 non sarà più così. Nei prossimi anni c'è infatti la possibilità concreta che solo uno dei due rimanga in calendario, mentre l'altro sparisca nuovamente. Bisogna ricordare infatti che a far tornare Imola all'interno del Circus della F1 è stata la situazione creatasi a causa della pandemia del 2020.
Come riportato da motorsport.com però, durante il weekend scorso, qualcosa sembrerebbe essere cambiato. Marco Panieri e Paolo Pilotto, rispettivamente i sindaci di Monza e Imola avrebbero deciso di non farsi più la guerra per quale delle due città dovrà rimanere in F1, ma di unire le forze nel tentativo di salvare entrambi gli appuntamenti almeno fino al 2030. Di seguito vi riportiamo tutti i dettagli.
Lo scorso weekend Stefano Domenicali, presidente e CEO della Formula 1, ha messo sul tavolo la pregiudiziale economica, ma ha anche specificato che, nonostante lui abbia abbastanza richieste in tutto il mondo da poter creare un calendario da trenta appuntamenti a stagione, voglia comunque mantenere i circuiti storici. Il problema però è che la concorrenza è spietata e il potere economico che hanno tracciati come quelli americani è nettamente superiore.
I due sindaci hanno però proposto l'idea di un progetto unitario. Entrambi non si sono infatti presentati alle trattative di rinnovo con l'obiettivo di battagliare per quale dei due autodromi dovesse rimanere in calendario, ma hanno presentato un progetto ben preciso dove in soccorso è arrivato anche l'ACI, ente che da quest'anno organizza entrambi gli appuntamenti italiani.
Sulla vicenda Panieri ha dichiarato: “La sfida è proseguire una storia che stiamo già vivendo è evidente che i due GP non rappresentano più solo le due città o due Regioni, ma la dimensione è diventata quella dell’intero Paese. È una sfida, quindi, che deve essere raccolta da tutti, e noi amministratori locali ci siamo già messi all’opera iniziando una collaborazione strategica molto importante”.
L'imolese ha poi concluso dicendo: “L’anno scorso avevamo affidato alla JFC l’analisi delle ricadute di un GP e gli studi hanno dimostrato che il GP a Imola genera un indotto di 270 milioni. Il Governo ha una grande possibilità: decidere se accompagnare una grande progetto di squadra dove non vince una singola realtà, ma vince l’intero Paese”.
L'impresa è più che ardua, infatti solamente con i guadagni dei tagliandi venduti sarebbe impensabile raggiungere la cifra dei 30 milioni di euro richiesti a stagione, e dunque serve più che mai l'aiuto del governo che proprio a Monza era presente nelle figure di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini. Quest'ultimo riceverà a breve la delega per seguire la fattibilità di un'impresa del genere, anche se anche lui è consapevole di quanto sia importante centrare il risultato visto che la Formula 1 darebbe un enorme visibilità al paese intero senza fare divisioni.
Come sappiamo però, entrambi gli autodromi hanno bisogno di effettuare ingenti lavori di ammodernamento prima che la FIA dia l'ok al prolungamento del contratto. Il tracciato di Monza però potrebbe aiutare molto il parco della città che negli ultimi tempi è stato colpito da diversi uragani, mentre l'autodromo emiliano sarebbe fondamentale per aiutare una popolazione che ancora fatica a riprendersi dopo l'alluvione che ha colpito la regione nei mesi scorsi.Scopriremo quale sarà il futuro di queste due gare solo nei prossimi mesi quando il governo stanzierà la legge di bilancio, ma adesso non si tratta più di salvare solamente due eventi sportivi, qui c'è tutta l'Italia unita.
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