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09/09/2023 20:30:00

La gara della vita di Sir Jackie Stewart: Monza 1973


Storie di Formula 1 di Fabrizio Parascandolo

Nella stagione 1973 Stewart si trovava al volante della Tyrrell 006, vettura che gli permise di ottenere 5 successi. Il suo rivale per il titolo era Emerson Fittipaldi, il quale ebbe un ottimo inizio di stagione, con 6 podi nelle prime 6 uscite, tra cui 3 vittorie. Sir Jackie, però, si dimostrò più costante durante il corso della stagione, riuscendo così a vincere il campionato con due gare d'anticipo.

La conferma matematica è arrivata il 9 settembre al Gran Premio d'Italia. Il campione scozzese ha raccontato quel giorno così: "Avevamo avuto un'ottima stagione con Tyrrell ed ero in testa alla classifica prima di Monza, l'ultima corsa europea. Ero convinto di poter vincere il mondiale, fin quando non ho sentito una foratura a uno pneumatico".

La Tyrrell 001 del 1971 in pista durante il Mugello Historic Festival, 2007

"Mi ricordo che ero abituato a guardare spesso gli specchietti perché succedeva spesso di forare, così appena l'ho notato sono rientrato ai box. I pit stop non erano come quelli di oggi da 2,5 secondi, ci voleva una vita per cambiare le gomme. A quel punto rientrai in pista con almeno 45 secondi di ritardo rispetto agli altri", ha dichiarato.

Stewart avrebbe potuto mollare tutto, leggendo sulle pit board "45 secondi dall'auto davanti", ma voleva vincere quel campionato. Lo voleva con la testa, lo voleva con i piedi, lo voleva con l'istinto del pilota, quello che ti dice "non mollare mai". Lo voleva più di qualunque altra cosa al mondo, e lo voleva quel giorno.

"Ho iniziato a spingere e a superare chiunque, l'ultimo sorpasso è stato proprio sul mio compagno di squadra, Francois [Cevert]. Sono riuscito ad arrivare quarto al traguardo, ma non ero sicuro di aver vinto il titolo. Ho chiesto tre volte al team "siete sicuri?" e li ho visti correre ad abbracciarmi e saltare di gioia".

"È una delle gare che ricordo con più piacere, nonostante non l'abbia vinta. Recuperare da ultimissimo a quarto battendo diverse volte il record sul giro è stato speciale, per me ha significato molto di più rispetto a una vittoria. È stata senza dubbio la gara della mia vita ".

Un vero e proprio esempio di come nelle corse, così come nella vita, non ci si debba mai arrendere, perché non si sa mai come andrà a finire. Quello del '73 per Stewart sarà l'ultimo mondiale, ma sicuramente il più speciale.

 

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