Stewart attacca Hamilton: «Non vincerà l'ottavo titolo, non ha più fame». Poi punge la Mercedes
06/09/2023 09:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Le ultime due stagioni vissute da Lewis Hamilton, a partire dal GP di Abu Dhabi 2021 in cui ha clamorosamente perso il titolo mondiale a favore di Max Verstappen (in modo controverso), sono state davvero difficili ed avare di soddisfazioni. Di fatto, da due anni ormai, l'inglese è sempre stato costretto a vedere trionfare il rivale olandese, non riuscendo neppure a vincere una gara a partire dal GP dell'Arabia Saudita della stessa stagione a causa del cambiamento di regole mal interpretato dalla Mercedes che, nel 2022 e nel 2023, gli ha messo tra le mani una vettura estrema nelle scelte ma fallimentare nei risultati, oltre che problematica da capire.

Da allora il sette volte campione del mondo ha vissuto solamente piccole e brevi gioie, come qualche sporadico podio nel corso dei due anni, la pole position conquistata nel fine settimana del GP d'Ungheria lo scorso luglio, stando però ben lontano dal successo. Una distanza dalla vittoria che, a differenza di quanto accadrebbe a molti, non ha affatto intaccato la passione e la voglia di correre del britannico che, nel fine settimana di Monza ha annunciato di aver firmato il rinnovo contratto con la Mercedes, restando in F1 per altre due stagioni con la voglia di riprendersi un mondiali secondo lui perso in modo immeritato.

Un obiettivo che, data la sua forma fisica e mentale e la sua intatta passione, secondo molti potrebbe essere alla portata (al netto dei mezzi che la Mercedes gli metterà a disposizione) ma che invece, secondo il tre volte campione del mondo, Sir Jackie Stewart, non sarà così facilmente perseguibile. L'ex pilota scozzese, infatti, nutre seri dubbi sul fatto che Lewis possa realizzare tale obiettivo e, in una recente intervista riportata alla 'Bild' ha spiegato il suo punto di vista.

La verità è che nell’ultimo decennio Lewis ha corso con la Mercedes, che era una squadra praticamente fuori competizione. In quel periodo aveva un solo vero concorrente: il compagno di squadra. Fatta eccezione per il 2016, è sempre uscito vincitore dal duello interno". 

Insomma, una considerazione sui rivali contro cui si è giocato i campionati del mondo che va, pur in maniera velata, a sminuire il valore di 'The Hammer'. Non solo, ma l'ambasciatore di Rolex in F1 ha rincarato la dose, riportando alla memoria il titolo perso da Hamilton nel 2016 a favore di Nico Rosberg, bel pilota ma non un fuoriclasse, ma quantomai motivato.

E poi ha perso un mondiale contro Nico Rosberg. Con rispetto: è stato un buon pilota, ma non il più talentuoso al mondo. Rosberg però era affamato, aveva la volontà assoluta di diventare campione del mondo".

Motivazione che, secondo Sir Jackie, l'epta iridato non ha più: elemento che, insieme ad una freccia nera non più dominante come in passato, potrebbe allontanare l'ex McLaren dell'ottavo alloro mondiale.

"Non credo che Lewis abbia più quella fame. Per questo, e poiché la Mercedes non è più così forte, ha seri problemi. L’ottavo titolo dipende anche dalla Mercedes, che non credo che sarà ancora in grado di fare una vettura dominante".

Infine, l'ex pilota March si è detto certo (così come fatto da Toto Wolff) che Lewis Hamilton non cambierà più squadra e che chiuderà la sua carriera in Mercedes.

E non credo, nonostante le voci Ferrari, che cambierà ancora squadra”.

Foto copertina twitter.com

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