Clamoroso a Singapore: Verstappen eliminato in Q2 e indagato. Rischia di partire ultimo

Una tripla indagine da parte della Federazione Internazionale dell'Automobile, grava nei confronti di Max Verstappen a seguito delle qualifiche del GP di Singapore. Il pilota olandese non solo è stato autore di un sabato sottotono, in cui sia lui che i suoi uomini, lato box del compagno di squadra annesso, non hanno dato il meglio di loro comportando l'esclusione di entrambe le vetture austriache già in Q2. A questo vanno aggiunti delle disattenzioni che potrebbero costare care all'olandese.

I dettagli sulle indagini

La prima avviene in Q1. Il pilota Red Bull mentre stava uscendo dalla pit lane si accorge che sarebbe rientrato in pista in condizioni di grande traffico e decide di fermarsi al semaforo bloccando le Mercedes alle sue spalle. Hamilton non tarda a ricordare via radio che detta manovra non è permessa da regolamento.

Il secondo episodio vede coinvolte parecchie vetture. L'olandese, assieme alle Ferrari e anche ad una Mercedes, rallenta vistosamente in Q1 prima di lanciarsi tra curva 16 e 19. Tutti i piloti che hanno preso parte al rallentamento sono attualmente indagati, ma solo Max si rende protagonista di un possibile impeding ai danni di Albon (o forse era Sargeant, comunque una Williams) essendo rimasto fermo in prossimità della traiettoria utilizzata per effettuare il giro veloce.

Il terzo impeding di cui è accusato Verstappen avviene in Q2 ai danni di Tsunoda. Il giapponese stava effettuando il suo primo tentativo, ma trovandosi davanti Max è costretto a rallentare e rientrare ai box per andare a sostituire gli pneumatici rinunciando così al suo primo giro veloce.

La pena per ogni impeding è di 3 posizioni, per cui se la FIA dovesse riconoscergli la colpa per ognuno di essi, Max, qualificatosi 11° si ritroverebbe così a partire dal fondo dello schieramento. Aggiornamenti in serata.

Foto: Red Bull Racing