C'era grande attesa per il GP del Giappone, soprattutto per verificare se in qualche modo la nuova direttiva tecnica avesse realmente alterato le gerarchie prestazionali consolidate in questa stagione. La vittoria della Ferrari nel precedente appuntamento con le contemporanee difficoltà della dominate accoppiata Red Bull / Verstappen avevano in qualche modo acceso la speranza di un finale di stagione più combattuto e di un Mondiale 2024 meno scontato di quanto ormai in tanti si aspettano.
Sono bastate le sessioni del venerdì e le qualifiche del sabato per capire che la situazione non fosse cambiata poi così tanto, con l'attuale campione del mondo Max Verstappen che si è sempre agevolmente messo davanti a tutti. Come abbiamo scritto più volte non ci aspettavamo che le recenti modifiche regolamentari avessero realmente danneggiato le prestazioni assolute della creatura di Adrian Newey, semmai potrebbero aver reso più complicato la ricerca del corretto setup, costringendo gli uomini Red Bull a cercare un compromesso a cui non erano abituati tra l'assetto ideale per la qualifica e quello gara.
Le qualifiche hanno anche confermato l'ulteriore passo avanti delle McLaren. L'ultimo pacchetto di aggiornamenti portato a Singapore è stato montato anche sulla monoposto di Piastri che ieri lo ha sfruttato subito al meglio conquistando una strepitosa prima fila subito dietro al poleman Verstappen, ma davanti al compagno di squadra, alle Red Bull di Perez ed alle due Ferrari. Il quinto e sesto posto in griglia dei piloti Ferrari non è un risultato ottimale dopo le pole conquistate a Monza ed a Singapore, ma il circuito di Suzuka, con le tante curve veloci in appoggio, mettono in evidenza i punti deboli della SF-23.
Al via scattano benissimo le McLaren, e Verstappen deve difendersi sia da Piastri che da Norris, che dopo la prima curva ne approfitta per prendersi la seconda posizione. Subito dietro scatta bene anche Sainz che riesce a superare Leclerc, ma la partenza migliore è quella di Alonso che, forte delle gomme rosse, ne passa 4 passando dalla decima alla sesta posizione. Allo spegnimento dei semafori registriamo anche alcuni contatti, il primo tra Perez ed Hamilton ed il secondo più rovinoso tra Albon e Bottas, con pezzi che volano in pista e costringono il direttore di gara ad attivare la safety car. Checo Perez ha l'ala anteriore danneggiata ed è costretto a rientrare ai box per la sostituzione, tornerà in pista in P17 alle spalle del gruppo ricompattato dalla safety car.
Alla ripartenza Alonso è subito aggressivo su Leclerc, ma la vera lotta è quella tra i compagni di squadra Mercedes con Russell che attacca e supera Hamilton all'ultima chicane, Lewis non molla e lo contro sorpassa alla fine del successivo rettilineo.
Nel frattempo arriva una penalità di 5 secondi per Sergio Perez,per non essere correttamente rientrato in pista dopo la sua sosta in regime di safety car.
Il primo a rientrare ai box del gruppo di testa, prevedibilmente, è Fernando Alonso che si era schierato in griglia con gomma rossa.
Al giro 13 altro errore di Perez che nel tentativo maldestro di superare Magnussen lo tocca nella parte posteriore mandandolo in testacoda. Ancora ala danneggiata per la Red Bull del messicano e nuova sosta ai box in cui sconta anche la penalità di 5 secondi, rientra in pista in ultima posizione per poi ritirarsi il giro dopo con la contemporanea segnalazione di un'ulteriore penalità di 5 secondi.
Continua intanto la bella lotta tra Russell ed Hamilton, tanto che i due quasi si toccano in diverse occasioni. George via radio si lamenta dell'aggressività del compagno "Dobbiamo lottare tra di noi o contro gli altri?". Il box quasi a voler evitare qualche disastro richiama Lewis ai box per il cambio gomme.
Tra il diciottesimo ed il ventunesimo giro rientrano tutti ai box per il cambio gomme con le posizioni che alla fine restano per lo più invariate. Si segnalano intanto i ritiri di Stroll, era in P11, e di Sargeant quando era in ultima posizione.
Al giro 33 il primo a rientrare per la seconda inevitabile sosta è Charles Leclerc, seguito immediatamente da Lewis Hamilton ed il giro dopo anche da Oscar Piastri che si difende dal possibile undercut.
Al giro 39, ben ventisei giri dopo essere rientrato ai box, Sergio Perez è costretto a risalire sulla sua Red Bull ed a tornare in pista per scontare la penalità che era arrivata proprio quando il team lo aveva richiamato per ritirare la macchina.
Negli ultimi giri si accende la lotta tra Sainz ed i piloti Mercedes, con Russell in grande difficoltà perchè è l'unico ad aver effettuato una sola sosta, e per questo il team gli chiede di scambiare la posizione con Hamilton allo scopo di tutelare almeno la quinta posizione. Operazione che riesce perchè Sainz riuscirà a superare Russell ma non Hamilton.
La gara finisce praticamente qui con Verstappen che taglia il traguardo in testa con circa 20 secondi di vantaggio su Norris. Completa il podio, il primo della sua carriera, Oscar Piastri. Quarto posto per Leclerc davanti ad Hamilton. Sesto posto per Sainz davanti a Russell.
La vittoria n.13 di Versteppen porta alla Red Bull i punti necessari per festeggiare la conquista del sesto Titolo Costruttori della sua storia. La Ferrari guadagna ancora qualche punto sulla Mercedes per la lotta per il secondo posto.
Tabella completa dei tempi del Gran Premio del Giappone 2023
Classifica piloti e classifica costruttori aggiornate
Leggi anche: LIVE - GP Giappone 2023