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26/09/2023 07:00:00

Alonso, è già finita la luna di miele con Aston Martin?


Articolo di Roberto Cecere
Le favole nel mondo della Formula 1 sono merce rara e il lieto fine non è per nulla scontato. L’incredibile ascesa del team Aston Martin ha colto tutti di sorpresa, ma i recenti risultati deludenti iniziano a minare l’idillio tra pilota e team

Le favole nel mondo della Formula 1 sono merce rara e illieto fine non è per nulla scontato. L’incredibile ascesa del team Aston Martin rispetto alla scorsa stagione ha colto di sorpresa il paddock, i fan e probabilmente la stessa scuderia di Silverstone. Nella prima parte della stagione Fernando Alonso è stato ospite fisso sul podio suscitando anche frecciate in merito alla familiarità della AMR23 rispetto alla Red Bull RB19. Con L’avanzare della stagione, il processo di sviluppo della concorrenza si è dimostrato più efficace. Inoltre la monoposto inglese, nonostante sia sempre stata conforme al regolamento tecnico, ricorreva in modo vistoso ai vantaggi derivanti dalla flessibilità delle superfici alari anteriori. Eccesso che non è sfuggito alla FIA che in occasione del gran premio dell’Azerbaijan aveva imposto alla scuderia di Lawrence Stroll di porre rimedio all’escamotage. Inoltre, per ammissione di Alonso, la nuova specifica di pneumatici introdotta da Pirelli a partire dal gran premio di Silverstone non si è adattata alle caratteristiche della AMR23. 
 

Alonso secondo al traguardo nel gran premio di Monaco – Credit: Aston Martin Media Gallery

 

Da prima sfidante della monoposto ideata da Adrian Newey, la “verdona” è scivolata inesorabilmente alle spalle di Mercedes, Ferrari e McLaren nelle gerarchie prestazionali. La la sensazione è che il progetto tecnico abbia goduto del “knowledge transfer” acquisto da Red Bull grazie all’ingaggio di Dan Fallows ma non sia cresciuto attraverso gli aggiornamenti apportati nel corso della stagione. Fino a quando Sainz non ha interrotto la fantastica striscia di vittorie Red Bull, Fernando Alonso sperava di brindare alla tanto sospirata vittoria numero 33 proprio nel toboga di Singapore. E invece la gara al chiaro di Luna asiatico è stata probabilmente la prestazione più scialba della stagione sia per il team che per i piloti
 

Progressione punti nella classifica costruttori – Credit: @robertofunoat

 

In realtà, in termini di risultati, dovremmo parlare di un solo pilota se non si trattasse che il team mate di Fernando è il figlio del “padrone del vapore”. Parallelamente allo stato di salute del mezzo, il pilota asturiano, ha modificato la sua strategia comunicativa. Quando era chiaro che il sorpasso della Ferrari in classifica costruttori da parte del Cavallino Rampante era inevitabile ha iniziato a giocare di rimessa: “Abbiamo fatto quasi tutti i punti con una sola macchina fino ad ora, dobbiamo cercare di fare punti con entrambe per il campionato costruttori Penso che al momento loro abbiano la seconda miglior macchina, forse la più veloce a Monza, ma lo sono stati anche in altre piste, come Baku, Bahrain, Jeddah, Miami. Hanno la seconda miglior macchina, questo è sicuro”. Analisi alquanto discutibile alla luce degli evidenti problemi della SF-23 con la specifica di base patiti fino al gran premio d’Austria. Con ogni probabilità il due volte campione del mondo avrebbe messo la firma prima del mondiale per quanto ottenuto nella prima parte di stagione. Ma i vincenti sono insaziabili e affrontano le avversità in modo molto differente. Il filo conduttore di quasi tutte le esperienze del fuoriclasse iberico in Formula 1, sono gli addii troppo spesso turbolenti con i suoi ex team. I sette podi conquistati in stagione iniziano a non compensare la frustrazione dovuta alla progressiva perdita di competitività del mezzo, segnale sinistro anche in chiave 2024. I team radio di Suzuka sono un primo segnale di insofferenza. “Mi avete gettato in pasto ai leoni” riferendosi al pit troppo anticipato, così come l’inosservanza della indicazione del suo ingegnere di pista di stare alla larga dai cordoli. 
 

Fernando Alonso nel corso del gran premio di Singapore – Credit: Aston Martin Media Gallery

 

A meno di clamorosi colpi di scena, Fernando dovrà rimandare l’appuntamento con il successo alle prossime stagioni a meno di un colpo di reni della scuderia di Silverstone proprio in Qatar, pista sulla quale il campione spagnolo conquistato con Alpine il primo podio al rientro in Formula 1 dopo il ritiro al termine della stagione 2018. La velocità e l’intelligenza tattica di Alonso sono intatte eil pilota vuole correre ancora per molti anni a patto che il mezzo gli consenta di supportare le rinnovate ambizioni del driver di Oviedo.

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