Alla presentazione della nuova vettura, vale a dire ancor prima dell'inizio della stagione, Andrea Stella aveva dichiarato che non era contento della monoposto di inizio anno, perché il team aveva trovato troppo tardi delle direzioni interessanti di sviluppo.
L'avvio del 2023 è stato quindi molto complicato, in attesa che arrivasse la "versione B" della vettura. Questa è arrivata a Silverstone, dove la McLaren ha ottenuto il primo podio della stagione, dimostrando che Mika Hakkinen aveva ragione.
Il campione finlandese, infatti, aveva dichiarato a maggio che la McLaren avrebbe raggiunto la Red Bull dopo un paio di mesi, ovvero proprio in occasione del GP di Gran Bretagna.
Ma come ha fatto il team di sviluppo a trovare così tanta prestazione? E attraverso quali modifiche l'ha ottenuta? Vediamole insieme.
Il primo componente fondamentale è l'ala anteriore, in cui la squadra è riuscita a riprodurre l'effetto "outwash", nonostante nell'attuale generazione di vetture questo sia molto difficile da ottenere. L'outwash consiste essenzialmente nell'indirizzare i flussi d'aria ai lati della monoposto, piuttosto che sopra di essa.
La seconda zona in cui la McLaren ha lavorato è quella delle pance, avendo due obiettivi: quello di creare l'effetto scivolo (far scivolare l'aria lungo la pancia direttamente verso il diffusore) e facilitare l'intervento del fondo (aumentando la porzione di spazio tra la pancia e il fondo stesso nella parte anteriore della macchina).
La terza area interessata dal grande miglioramento è proprio quella del fondo, che ha visto la reintroduzione della "floor edge wing". Quest'elemento non è altro un'appendice aerodinamica "tagliata" rispetto al pavimento della vettura nella parte posteriore.
L'ultima ma non meno importante, infine, è quella della "beam wing", ovvero quel piccolo elemento situato tra il diffusore e l'ala posteriore. L'obiettivo dello sviluppo era quello di ridurre la resistenza aerodinamica e aumentare l'efficacia del DRS.
Considerati i grandi progressi della McLaren, il team si candida a essere il primo avversario della Red Bull nel 2024? Solo il tempo saprà dircelo, fatto sta che questo progetto promette davvero bene.
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