Sergio Pérez è stato protagonista di un episodio alquanto bizzarro, sicuramente inusuale. Il messicano, infatti, è riuscito a ritirarsi due volte dal GP del Giappone, grazie a un "trucco" che ha stupito anche la direzione gara.
Checo si è ritirato dalla gara per la prima volta al termine del giro 15, ma non ufficialmente. Per considerare un pilota come ritirato deve essere la squadra a comunicarlo alla FIA, e la Red Bull non lo ha fatto.
Prima di ritirarsi, però, Pérez aveva rotto per la seconda volta nella corsa il proprio alettone anteriore, a causa di un contatto con Kevin Magnussen a curva 10. Il messicano era dunque rischiava una penalità di 5 secondi, che poi ha effettivamente ricevuto.
Ciò significa che se non fosse rientrato in gara, avrebbe scontato la penalità (probabilmente in griglia) al GP del Qatar, iniziando il weekend in cui Verstappen può diventare campione del mondo nel modo più sbagliato e bizzarro possibile.
A questo punto entra in gioco la mossa geniale della Red Bull. Proprio perché il ritiro di Checo non era stato dichiarato alla direzione gara, la squadra ha deciso di rimettere in pista la vettura numero 11, dopo più di 20 giri che era rimasta ferma ai box.
Questo ha portato a una scena del tutto singolare, in cui si vede Pérez rientrare in macchina durante lo svolgimento della corsa. Una volta rientrato in pista la penalità di 5 secondi risultava applicata, quindi Checo non dovrà scontare nessuna posizione in griglia in Qatar.
Il "trucco" usato dalla Red Bull per ottenere di fatto un vantaggio nella prossima corsa verrà rivisto nel regolamento, come dichiarato dalla FIA.
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