Il Gran Premio di Las Vegas di quest'anno potrebbe fare i conti con una situazione che sta colpendo gli Stati Uniti da alcuni mesi. Da inizio estate infatti, su tutto il territorio USA, si sono verificati diversi scioperi, in particolare quello della Writers' Guild, ovvero degli sceneggiatori di serie TV, che si è recentemente risolto, e quello della Actors Guild che è ancora in corso. Un altro sindacato attivo in queste manifestazioni è proprio quello del settore automobilistico. Questi ultimi hanno iniziato recentemente le loro proteste.
Quello che adesso "preoccupa" i fan della F1 che vivranno l'esperienza americana è il sindacato dei cuochi di Las Vegas, che ha dichiarato che il 95% dei lavoratori del settore hanno votato a favore degli scioperi, anche se ancora non si ha una data certa. Il sito web The Street ha però avvertito che gli effetti negativi sull'industria potrebbero essere "più grandi del Covid".
Il comunicato del sindacato riferisce che: "Il comitato dei sindacati dei cuochi e dei baristi è autorizzato a indire uno sciopero in 22 casinò sulla Strip di Las Vegas dei maggiori datori di lavoro MGM Resorts, Caesars Entertainment Corporation e Wynn/Encore Resorts". Dopo queste parole, gli organizzatori del GP di Las Vegas sono molto preoccupati che il weekend di festa che stanno organizzando per i fan provenienti da tutto il mondo possa presto trasformarsi in un incubo per tutti.
A poco più di un mese dal debutto nel calendario di Formula 1, Ted Pappageorge, segretario-tesoriere del sindacato dei cuochi, ha dichiarato: "Oggi, i membri del sindacato dei cuochi e dei baristi hanno inviato il messaggio più forte possibile all'industria dei casinò, invitandoli a stipulare un contratto equo il prima possibile. Abbiamo negoziati in programma la prossima settimana con MGM Resorts, Caesars Entertainment e Wynn/Encore Resorts e spetta ai tre maggiori datori di lavoro di Las Vegas farsi avanti e fare la cosa giusta".
"Se queste società di gioco non raggiungono un accordo, i lavoratori hanno parlato e saremo pronti a fare tutto il necessario, compreso lo sciopero. I lavoratori hanno portato ognuna di queste aziende a superare la pandemia e a riprendersi alla grande, e i lavoratori meritano una parte equa. Le aziende stanno andando molto bene e noi chiediamo che i lavoratori non vengano lasciati indietro".
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