Leggi l'articolo completo su formula1.it

06/10/2023 10:45:00

L'ex pilota: «Newey sfida i limiti del possibile. Una volta ha pensato di...»


News di Prisca Manzoni

La RB-19, dominatrice della Formula 1 sin da marzo, è senza dubbio uno dei progetti più riusciti di Adrian Newey. L'ingegnere, grazie anche alla sua vasta esperienza e conoscenza delle vetture a effetto suolo, è riuscito a disegnare una macchina che finora ha vinto tutte le gare tranne una, e al GP del Giappone il britannico ha festeggiato il suo tredicesimo titolo costruttori vinto in carriera. Le grandi qualità del progettista sono una grande dose di umiltà e molta creatività, fino a spingersi quasi ai limiti del possibile. 

In una recente intervista al sito della Formula, Robert Doornbos, ex terzo pilota della Red Bull, ha raccontato una delle sue idee più rivoluzionarie del direttore tecnico, che però non sono mai state attuate. "Adrian è come l'Einstein di questo sport. Ho davvero capito come funzionasse il suo cervello in un giorno di test, quando stavamo provando qualcosa di nuovo sulla macchina. A un certo punto mi ha chiesto se ritenessi possibile guidare una monoposto con i piedi uno sopra l'altro, con il freno sotto e l'acceleratore sopra, così che la vettura fosse più affusolata e aerodinamica nella parte anteriore. Io ho subito pensato che non fosse possibile, ma lui mi ha guardato e ha scritto degli appunti. Poi ha detto: "Voglio cambiare qualcosa tra il volante e il motore". E io gli ho detto: "Quello sono io". Praticamente, se gli si dà carta bianca, lui vorrebbe mettere un robot alla guida. L'equilibrio tra il fattore umano e il suo pensiero fatto di numeri e dati è qualcosa di strabiliante. Lui sfida i limiti". 

Leggi anche: GP Qatar: Verstappen super favorito, poi Perez e Norris avanti ai ferraristi. Le quote

Leggi anche: Sainz vs Leclerc, Turrini e i 4 aspetti che renderanno il finale di stagione infuocato in casa Ferrari