La domenica del GP del Qatar per la Mercedes è stata una montagna russa: prima della partenza c'erano alte aspettative, date dall'ottimo passo gara mostrato, dalla posizione di qualifica e dal fatto che Carlos Sainz non avrebbe preso parte alla corsa per un guasto al serbatoio. Tuttavia, in curva 1 le speranze del team si sono infrante davanti all'incidente tra Lewis Hamilton e George Russell che ha costretto il primo al ritiro e il secondo a scivolare in fondo alla classifica.
Il sette volte campione si è preso la colpa dell'accaduto dopo aver rivisto la dinamica a freddo, ma è la gestione della squadra senza Toto Wolff che fa storcere il naso. Bradley Lord, direttore della comunicazione, ha cercato di mettere una pezza, dicendo che è stato solo un momento sfortunato. "Avevamo discusso della partenza al mattino. Quello era uno dei possibili scenari che avevamo studiato, con la differenza di prestazione degli pneumatici e simili. Ma poi in quel momento i piloti hanno tutti finito lo spazio. George non aveva dove andare e Lewis ha cercato di continuare sulla sua traiettoria, ma abbiamo visto tutti come è finita. Per sfortuna, queste cose capitano e non si può programmare tutto. Ne parleremo a fondo, come facciamo sempre, cercando di imparare affinchè questo scenario non si ripeta in passato".
Nonostante un primo giro complicato, Russell è riuscito a fare una grande rimonta, terminando la gara al quarto posto, davanti alla Rossa del diretto rivale Charles Leclerc. Questo ha limitato i danni nell'ottica del mondiale costruttori, ma ha anche aumentato il rammarico per il vantaggio che si sarebbe potuto ottenere. "È facile vedere quello che potevamo fare: avevamo lo stesso passo della McLaren, forse non avremmo preso Max, ma un doppio podio era un'obiettivo raggiungibile. I "se" e i "ma" non contano in questo sport, quindi siamo contenti con quello che abbiamo portato a casa, ma c'era il potenziale per molto altro", ha ammesso il britannico a Sky F1.
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