Dopo gli ultimi anni passati a remare nelle retrovie, la Williams si appresta a registrare il suo miglior risultato dal 2017 quando si piazzò quinta. Attualmente lo storico team britannico occupa la settima posizione con 23 punti, tutti conquistati da Alexander Albon.
Proprio il pilota thailandese ha rilasciato un'intervista a RacingNews365, nella quale ha parlato dei progressi compiuti dalla sua squadra, figli di upgrade nati e sviluppati già durante l'inverno: "Il pacchetto di aggiornamenti che abbiamo introdotto in Canada era già stato progettato, e in parte realizzato, a febbraio. Si è trattato del nostro primo e unico grande pacchetto, dal momento che abbiamo deciso di concentrarci maggiormente sulla vettura del prossimo anno".
Questa priorità nasce dall'esigenza di risolvere alcune difficoltà riscontrate nel corso delle ultime stagioni: "Sto lavorando alla vettura 2024 da aprile. Principalmente si tratta di sessioni al simulatore con l'obbiettivo di risolvere i problemi ricorrenti che abbiamo da ormai quattro o cinque anni in termini di bilanciamento".
Quello a cui punterà la Williams nel corso della prossima annata consisterà sicuramente nel migliorare il risultato che otterrà al termine della stagione corrente. Per farlo occorrà un salto prestazionale non indifferente, magari prendendo spunto da ciò che hanno saputo fare Aston Martin e McLaren.
Il team color papaya da Silverstone in poi si è reso protagonista di una crescita notevole, passando dalla fatica per entrare in Q2 alla lotta costante per le posizioni nobili. Tuttavia nei commenti dei piloti si evince come la monoposto sia sì migliorata in termini di performance, ma non di guidabilità. In questo si deduce come la McLaren rappresenti la prova che una vettura possa diventare competitiva senza necessariamente risolvere alcuni deficit: "Se ascoltate i commenti di Lando (Norris, ndr) e Oscar (Piastri, ndr), non stanno dicendo che la vettura sia migliorata in termini di bilanciamento. - sottolinea Albon - Dicono solo che la vettura sprigiona un po' più di deportanza che gli ha consentito di fare un grande passo avanti, ma non nel modo in cui si guida".
A Grove sono fermamente convinti che questo tipo di approccio darà i suoi frutti sin dalle prime gare del 2024 anche in relazione a quanto mostrato da Aston Martin, presentatasi a marzo scorso in Bahrain con una vettura di altissimo livello rispetto alla precedente. Una crescita che, secondo l'ex Red Bull, andrebbe emulata dalla Williams: "Questa scelta dimostra le ambizioni che ha la squadra. Non vogliamo arrivare ottavi nei Costruttori, ma quarti o quinti. Serve compiere un grande salto di qualità e da parte nostra sappiamo dove serve migliorare. L'Aston Martin è un ottimo esempio di come si possa pensare a lungo termine al fine a migliorare la monoposto in modo così significativo".
Tuttavia, prima di concentrarsi al 100% sulla stagione che verrà occorre prima mettere il sigillo definitivo sul settimo posto in classifica, tenendo conto che l'Alfa Romeo dista solo sette punti dalla scuderia capitanata da James Vowles.
Foto copertina pbs.twimg.com
Foto interna pbs.twimg.com
Leggi anche: McLaren, il team parla sempre più italiano: ecco chi è il nuovo arrivato
Leggi anche: Stroll difende il figlio: «Ha fatto un lavoro eroico ma quest'anno troppa sfortuna»