In seguito alla squalifiche di Charles Leclerc e di Lewis Hamilton, i riflettori si sono accesi proprio sule procedure di controllo a campione utilizzate dalla federazione. In molti si sono scagliati contro la FIA chiedendosi come mai non venissero esaminate tutte le monoposto, considerando che altri piloti avrebbero potuto essere squalificati per lo stesso problema riscontrato nella Ferrari numero 16 e nella Mercedes numero 44. La FIA oggi ha risposto tramite un comunicato stampa. Di seguito vi riportiamo tutti i dettagli
Nel comunicato apparso sul sito ufficiale della Federazione Internazionale dell'Automobile troviamo scritto che: "Ogni fine settimana viene effettuata una serie di controlli casuali su diverse aree delle vetture. Questo processo è in atto da molti decenni ed esiste per garantire la conformità ai regolamenti in virtù del fatto che i team non sanno prima della gara quali aree specifiche delle vetture potrebbero essere esaminate al di là dei controlli standard effettuati su ogni vettura ogni fine settimana (come il campione di carburante prelevato da tutte le vetture dopo ogni Gran Premio). Ciò significa che, dal loro punto di vista, qualsiasi parte della vettura potrebbe essere controllata in qualsiasi momento e le conseguenze della mancata conformità al Regolamento tecnico possono essere gravi".
In risposta al perché non vengono analizzate tutte e venti le vetture la FIA ha invece dichiarato: "La conduzione di questi test comporta un'enorme mole di lavoro nel poco tempo a disposizione dopo la conclusione di un Gran Premio e prima che le auto debbano essere restituite ai rispettivi team per essere smontate e trasportate alla gara successiva e c'è troppo poco tempo per esaminarle tutte. Inoltre, anche se viene effettuata un'ampia gamma di controlli, è impossibile coprire tutti i parametri di ogni vettura nel breve tempo a disposizione, soprattutto nei fine settimana di gare consecutive, quando si devono considerare anche le scadenze di trasporto".
"Il processo di verifiche tecniche non si limita ai controlli post-qualifica e post-gara. La FIA effettua anche esami supplementari tra le qualifiche e la gara e, oltre al numero di vetture selezionate per i controlli post-gara, almeno una viene selezionata per un'analisi ancora più dettagliata dei componenti interni. Queste "ispezioni profonde" sono invasive e spesso richiedono lo smontaggio di componenti significativi che non vengono controllati regolarmente a causa del tempo necessario per eseguire la procedura. Questo processo comporta il confronto dei componenti fisici con i file CAD che i team sono tenuti a fornire alla FIA, oltre alla verifica dei dati dei team che vengono costantemente monitorati dagli ingegneri del software della FIA".
Il comunicato stampa poi si conclude parlando del miglioramento che questi controlli hanno avuto con il passare del tempo: "Come per ogni cosa in Formula 1, il processo si è evoluto e perfezionato nel corso degli anni fino a costituire il metodo più rigoroso e approfondito per monitorare le incredibilmente complesse vetture di F1 di attuale generazione, agendo come un serio deterrente pur essendo praticamente realizzabile nel quadro logistico di un weekend di Gran Premio".
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