La Red Bull ha confermato che Max Verstappen sarà protetto da delle guardie del corpo durante il weekend del GP del Messico, vediamo il perché.

Il consulente della Red Bull Motorsport Helmut Marko ha confermato che Max Verstappen avrà a disposizione delle guardie del corpo per il Gran Premio di Città del Messico.

L'olandese non ha un gran rapporto con il compagno di squadra (nonché beniamino di casa) Sergio Pérez, con alcune tensioni emerse principalmente verso la fine della scorsa stagione.

Nonostante sembra che i problemi tra i due siano stati risolti, almeno pubblicamente, i tifosi di Pérez sono rimasti tutt'altro che soddisfatti dal trattamento riservatogli dalla squadra, considerando l'anno molto complicato che ha vissuto il messicano.

Questo si è percepito anche durante la premiazione del GP degli Stati Uniti, quando Verstappen è stato ricoperto da una marea di fischi, che hanno preceduto il coro: "Checo, Checo".

"Vogliamo essere sicuri"

Ci si aspetta un'accoglienza simile in questo fine settimana, visto il sostegno che Pérez avrà all'Autodromo Hermanos Rodriguez.

L'uso di guardie del corpo può sembrare eccessivo, ma è più che giustificato se si pensa che la struttura messicana ha avuto problemi negli ultimi anni a gestire il comportamento dei tifosi nel paddock.

Diversi piloti hanno raccontato che tra i garage e le aree hospitality si sono formati degli assalti dei tifosi per foto e autografi, con Pierre Gasly che ha parlato anche di manomissione di alcuni oggetti personali.

Parlando dell'uso di guardie del corpo per salvaguardare la sicurezza di Verstappen, Marko ha spiegato: "Max in realtà non le vuole ed è tranquillo, ma noi siamo responsabili per lui, quindi vogliamo solo essere sicuri".

Chiaramente l'augurio di tutti gli appassionati della F1 è che il personale ingaggiato dalla Red Bull per proteggere l'olandese non debba avere un gran lavoro da fare.

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