Il GP degli Stati Uniti è stato in salita per Lewis Hamilton: dapprima sembrava in lotta per una vittoria, ma una strategia mal calcolata gli è costata il tanto agognato primo gradino del podio. Quel secondo posto valeva comunque oro, dato che così il distacco da Sergio Perez nel mondiale piloti si era ridotto notevolmente, ma la squalifica finale è stata il colpo di grazia. Attorno alla decisione della FIA non ci sono state troppe polemiche, poichè le verifiche numeriche hanno parlato chiaro, e non ci sono attenuanti in caso di irregolarità tecniche. Tuttavia, una questione è rimasta irrisolta: quante altre macchine sarebbero state fuori tolleranza se si fossero analizzate tutte? Le vetture sono normalmente scelte a campione, ma in questo frangente sarebbe stato utile magari passarne di più. 

Lo stesso britannico ha rivelato questo dubbio, dicendo che alcuni suoi colleghi sapevano di essere passibili di squalifica, ma che la fortuna li ha graziati di non essere stati presi. "Ho sentito da alcune fonti che c'erano altre vetture che non avevano il fondo in regola, ma non sono state controllate. Sono nell'ambiente da 16 anni, e ci sono state molte altre occasioni simili. Alla fine c'è bisogno di avere un sistema migliore per far sì che le norme siano rispettate da tutti", ha ammesso il pilota ai media. 

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