Giorgio Terruzzi, noto giornalista di F1, ha elogiato la prestazione di Lewis Hamilton al GP del Messico nell'ultima uscita della rivista Autosprint.
"I suoi [di Hamilton] obbiettivi? Raggiunti. Lewis Hamilton sta portando in fondo un Mondiale da protagonista assoluto, anche perché i numeri di Verstappen, ormai, non stupiscono nemmeno quelli là che abitano sull'Olimpo", ha esordito il giornalista.
Poi ha proseguito elogiando la forza mostrata da Hamilton nell'ultimo weekend: "Lui, Lewis, una bestia. In Messico si è ripreso ciò che quella squalifica random gli aveva tolto ad Austin, con tanto di giro veloce finale. Il tutto mettendo in pista una dimostrazione di prima classe sia sul fronte grinta, sia sul fronte testa".
Terruzzi ha anche citato il confronto con Russell, che il sette volte campione del mondo sta vincendo nettamente in questo 2023: "Surclassando nettamente il compagno di squadra Russell e sparandosi un'overdose di piazzamenti a podio Hammer sta confermandosi immenso".
Confronto che il giornalista ha rimarcato scrivendo proprio dei podi ottenuti da Lewis: "Hamilton ha cominciato a rollare conquistando sette piazzamenti da podio (contiamo anche il GP di USA), statistica che comporta almeno un paio di conseguenze eclatanti. La prima: Mercedes 371 punti, Ferrari 349. Sono 22 punti di scarto, [...] soprattutto grazie a Lewis. La seconda, connessa alla prima: Hamilton punti 220, Russell 151. Sono tanti, sono un po' troppi [...]".
Poi la descrizione del sorpasso rifilato a Charles Leclerc: "Mostra una spettacolare grinta old style, davvero encomiabile. Hamilton non molla, non stinge".
Infine una riflessione sulla condizione attuale del sette volte campione del mondo: "Hamilton continua a darci dentro. [...] Appagato? Stanco? Annoiato? Macché. Proprio lui che, tra tutti, potrebbe permettersi qualche flessione, comprensibile e compresa da chi guarda. Il che attribuisce valore all'oggi come a ieri. Non è facile affatto incontrare gente così. Così gratificata, così appagata, così affamata", ha concluso.
Insomma, una vera e propria lode a chi ha scritto la storia recente di questo sport e che, pur con l'affermarsi di un nuovo dominatore, non può essere dimenticato così facilmente.
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