È stata una vittoria leggendaria e capace di scrivere pagine della storia del motorsport, quella centrata dalla Ferrari alla 24 Ore di Le Mans 2023. Una vittoria nella gara più iconica del motorsport (gunta alla sua centesima edizione), con cui Maranello è tornato ad imporsi a 50 anni di distanza dall'ultima apparizione e 58 dopo l'ultimo centro. Una vittoria, quella del progetto 499P, realizzato dalla Ferrari e gestito da AF Corse, che ha mostrato al mondo la forza del team di Antonello Coletta capace, in poco più di un anno, di vincere una sfida quasi impossibile: vincere, appunto, la 24 ore battendo Toyota che, nel Wec, ha dominanto per anni. Un sogno che a suon di lavoro e passione ha preso forma, arrivando alla sublimazione della Sarthe quando, dopo una settimana dominata (iniziata con la pole della vettura numero 50 di Fuoco, Nielsen e Molina), la 499P di Pier Giudi, Calado e Giovinazzi ha tagliato il traguardo in prima posizione.
Una gara dominata che ha confermato la bontà di una vettura nata sana e che, sin dalla prima apparizione a Sebring aveva stupito ed espresso grande velocità, mostrandosi in grado di battere, almeno sul giro, la Toyota. Di fatto, nella prima qualifica stagionale Antonio Fuoco aveva fermato per primo i cronometri e messo la sua rossa davanti a tutti, pur non riuscendo a replicarsi poi in gara.
Cammino della 499P, di fatto, all'insegna della bontà e della crescita che, nel corso di una conferenza in occasione delle Finali Mondiali Ferrari, al Mugello, hanno avuto occasione di ripercorre i piloti della rossa da "durata". Tra di loro, ovviamente, anche Antonio Fuoco ha parlato dei vari episodi vissuti nel 2023. Una stagione iniziata al meglio per Fuoco che, come detto, già al debutto a Sebring si era tolto delle soddisfazioni, portando la vettura e il suo equipaggio in pole. Un risultato che aveva impressionato e mostrato il valore della nuova nata del Cavallino.
"Abbiamo fatto due belle pole position, specie a Sebring nel primo weekend, al debutto, dove avevamo molta pressione".
Pole di Sebring che, con grande bravura, Antonio è stato in grado di replicare anche a Le Mans, piazzando la sua 499P numero 50 al primo posto al via della classicissima francese. Una pole che poi, sfortunatamente, non si è tramutata in vittoria in gara a causa dei problemi tecnici accusati dall'auto 50.
"Anche a Le Mans avevamo molta pressione, per tutta la settimana, ma siamo riusciti a mettere tutto insieme e partire davanti con entrambe. Sono stati giorni speciali".
Il pilota italiano, in chiusura, ha poi parlato dell'emozioni provate nei festeggiamenti per la vittoria alla 24 Ore andati in scena a Maranello la settimana successiva alla Sarthe. Emozioni uniche figlie un coinvolgimento totale dell'azienda e del paese.
"Festeggiare a Maranello la vittoria di Le Mans è stato speciale, è stato bello vedere tantissima gente lì per noi ed è stato bello festeggiare con loro e con i dipendenti Ferrari che hanno lavorato al progetto".
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Foto copertina media.ferrari.com