Purtroppo è una dura realtà da affrontare. Qualsiasi cosa la Scuderia italiana faccia durante il weekend di gara, se non si vince, per i tifosi della Rossa è sempre una debacle assoluta. Certo, se si accende la TV alla domenica e si vedono due SF-23 scattare dalla prima fila del GP del Messico, davanti a Verstappen e a tutta la concorrenza a seguire, è normale che qualcuno speri nella vittoria e magari non comprenda appieno perché la squadra del Cavallino Rampante sia così competitiva al sabato e poco performante alla domenica. Per l'appunto però, non si può stare sempre a critcare. In Messico, ad esempio (opinione di chi scrive) non ce n'era motivo.
Il bottino ottenuto dalla Ferrari nelle ultime due gare, tenendo conto che Leclerc è riuscito a conquistare due splendide pole position in entrambi gli appuntamenenti, è abbastanza avaro. In Texas oltre al fatto di aver terminato in sesta posizione, vittima di una strategia autolesionista del team, il monegasco si è visto anche squalificare dalla gara perché la FIA ha riscontrato un'usura eccessiva dei pattini presenti sul fondo della sua monoposto (sortecondivisa anche ad Hamilton). Mentre in Messico, Leclerc è riuscito soltanto a terminare terzo, comunque sul podio, alle spalle di Max e Lewis.
Due risultati 'pessimi', considerando la pole, ma completamente diversi. In Texas gli strateghi Ferrari, si sono intestarditi, con Leclerc, sul voler effettuare una strategia ad una sosta. Decisione che ha completamente rovinato la gara di Charles facendolo passare da primo a sesto. In questo caso abbiamo (chi ci segue lo sa), ritenuto giusto rimproverare la casa italiana perché ha tentato una strada che neanche i team capaci di mostrare in ogni frangente una gestione oculata delle gomme Prelli, si erano sognati di intraprendere (Red Bull e Mercedes concludono su due soste). Nel corso dell'anno, la Ferrari non ha mai mostrato delle grandi doti in questo campo, quindi perché rischiare? Perché sprecare l'occasione di ottenere punti importanti. Ricordiamo che anche lo stesso Sainz è riuscito a battere Leclerc negli USA a causa della decisione intrapresa.
Dopo neanche sette giorni, la Ferrari arriva in Messico, conquista un'altra pole position, ma non riesce ancora a vincere. Questa volta però fa tutto giusto. Tenta la strada ad una sosta, la cosa migliore perchè le mescole Medie C4 e le Hard C3 permettono di farlo. Decisione che concede a Charles di terminare comunqe sul podio e a Sainz di finire in P4. Verstappen e Hamilton avevano un passo semplicemente troppo veloce per loro. Anzi, il duo Ferrari dovrebbe anche ringraziare Norris per aver avuto una brutta qualifca, altrimenti avrebbero terminato entrambe alle sue spalle.
Però alla tifoseria non sta bene: "La Ferrari avrebbe dovuto osare di più", "La Ferrari avrebbe dovuto mettere le Medie dopo la bandiera rossa". Ora... Con tutto il bene del mondo (di seguito troverete anche le mescole che i piloti avevano a disposizione per la gara), al momento dell'esposizione della bandiera rossa, ci troviamo nel corso del 35° giro dei 71 previsti, se Leclerc avesse voluto montare mescola gialla C4 avrebbe dovuto utilizzare una gomma già adoperata nel corso del weekend (leggi qui). Visto e considerato che il compound nuovo (nella circostanza) scleta effettuata per il primo stint di gara, è stato sostituito al 31° passaggio, come avrebbe potuto una mescola già utilizzata percorrere una distanza superiore alla metà gara?
Le mescole a disposizione per la gara messicana (foro: X, Pirelli)
Il contrappasso della Ferrari è avere al seguito una tifoseria che non si accontenterà mai di un risultato diverso dalla vittoria. Qualunque cosa faccia è un'errore. La squadra del Cavallino Rampante ci insegna che non basta partire in pole per essere il team favorito. Si può essere anche i più veloci sul giro secco, ma se poi non si riesce a gestire le gomme, c'è ben poco da fare.
La vittoria ottenuta da Sainz a Singapore è stato un episodio a sè stante, non significa nulla, non è figlio di un progetto, di un programma migliorativo della vettura. A Marina Bay si sono manifestate le giuste circostanze per portare una SF-23al trionfo, ma nulla di più. La Ferrari ha ancora tanto da dimostrare prima di poter pensare di essere l'anti-Red Bull. Non è qualcosa che accade dall'oggi al domani. Occorrre tempo e un lavoro di base sul progetto che ancora non si è visto.
Per attuarlo il box di Maranello deve ritrovare serenità. Criticare solo per il gusto di farlo non porta niente a nessuno. Anzi, non fa altro che accrescere una pressione malsana che poi porta a decisioni ''prese di pancia'' e ad errori "maldestri" che si sarebbero tranquillamente potuti evitare.
Foto copertina e interne: Ferrari
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