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09/11/2023 19:35:00

Turrini: «Leclerc, altro che Lourdes: fai come Schumi più di trent'anni fa»


News di Giuseppe Canetti

In Brasile, Charles Leclerc ha vissuto una altro weekend sulle montagne russe, come al solito iniziato bene e terminato in maniera amara. Stavolta, però, il monegasco è stato addirittura costretto ad assistere alla gara dai box a causa di un problema tecnico riscontrato dalla sua Ferrari SF-23 durante il giro di ricognizione. 

Quanto sono sfortunato”, ha urlato il numero 16 via radio, incredulo dinanzi all'ennesima disavventura stagionale. "Quest'anno sicuramente non è stato dei più fortunati per me. Forse un viaggio a Lourdes mi aiuterà, non so che fare", ha poi aggiunto ai microfoni di Sky. Parole che Leo Turrini ci ha tenuto a commentare nel suo ultimo pezzo postato su quotidiano.net, tirando in ballo Le Mans e... Michael Schumacher. Vi proponiamo di seguito un estratto delle sue considerazioni.

Turrini: "

"Forse di fronte a una simile empasse tecnica della propria monoposto Rossa, anche Schumi avrebbe sacramentato in lingua madre, se mai, dopo Magny-Cours e il motore in fumo della sua F310, gli fosse successo il medesimo inconveniente o qualcosa di simile a nemmeno un mese di distanza", scrive Turrini rievocando un episodio sfortunato che vide protagonista il sette volte campione del mondo.

"Ma Schumi è Schumi. E non so quanti lo ricordino a Le Mans nel ‘91 con la Mercedes di Herr Sauber, mettere giù in gara un giro veloce dei suoi. 3’ 35” 564, conducendo la classicissima di durata francese pure per due tornate. Un pulcino allevato a Stoccarda. Sulla biposto svizzero tedesca insieme a Wendlinger e Kreuzpointner. 69 anni in tre, e quel tedesco più veloce degli altri due. Ecco chi era al tempo Schumi a Le Mans. Forse quel passo gara che ha reso immortale il pilota di Kerpen con le monoposto è nato proprio qui. Tra le ruote coperte e il rettifilo dell’Hunaudières", sottolinea il giornalista, che successivamente si lascia andare a delle frasi 'sognanti' su Leclerc.

"E forse il profondo sconforto che rimanda il presente ferrarista in F1, presta liberamente il fianco a una suggestione, il cui prodotto pur invertendo i fattori sarebbe la certificazione per una certa celebrazione.
Come disse Robert Kennedy, c’è chi guarda le cose come sono e si chiede perché. Io sogno cose che non ci sono mai state e mi chiedo… perché no. Perché non immaginare che Leclerc a Le Mans possa essere la vera vocazione cui appellarsi nel momento più buio?"
, si domanda Turrini. E infine conclude scrivendo: "Altro che Lourdes. Magari con un giro veloce dei suoi per cominciare. Proprio come Schumi. Più di 30 anni fa".

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Foto copertina www.facebook.com; Foto interna www.formula1.com