Dopo l’estenuante “Triple Header”, i team possono finalmente tirare il fiato per prepararsi nel migliore dei modi alla nuova sfida della stagione: il gran premio di Las Vegas. Si tratta di un ritorno in calendario dopo 41 anni di assenza, anche se il vecchio ed il nuovo tracciato non condividono alcun segmento seppur molto vicini.
Las Vegas Track old vs New – Credit: @robertofunoat
La tappa nel Nevada sarà una sfida complessa per gli ingegneri dei team e della Pirelli. Alle criticità di una gara senza alcun riferimento precedente, essendo un tracciato nuovo di zecca, si sommeranno temperature molto rigide in cui si svolgeranno quasi tutte le sessioni, trattandosi di una gara notturna. In questo periodo dell’anno le temperature minime difficilmente superano i 10°. Ross Brawn ha recentemente dichiarato che le condizioni ambientali sono state sottostimate ma al tempo stesso renderanno la sfida più avvincente (clicca qui per approfondire). A titolo di paragone abbiamo esaminato la temperatura dell’aria in tutti i gran premi della stagione e anche quelli più “freddi” si sono svolti in condizioni accettabili per i pneumatici.
Temperature Gran premi 2023 – Credit: @robertofunoat
Anche per Mario Isola, boss del programma F1 del costruttore di pneumatici milanese, la terza tappa negli stati uniti è un salto nel buio: È un passo verso l'ignoto, per tutti credo", dice Mario Isola, il grande capo del progetto F1 di Pirelli.
"Las Vegas sarà fredda, inoltre è un circuito cittadino. Per questo motivo abbiamo lavorato con i team e abbiamo chiesto loro delle simulazioni in anticipo per cercare di capire quanta energia viene messa sui pneumatici. Abbiamo ricevuto informazioni dalle aziende che producono l'asfalto per capire quanto è abrasivo e qual è il livello di grip che possiamo aspettarci. Ma ci sono ancora molti punti interrogativi su Las Vegas. Abbiamo deciso di utilizzare le tre mescole più morbide della nostra gamma per cercare di generare aderenza. Posso immaginare un'evoluzione della pista e un'aderenza molto bassa, quindi si lamenteranno! Non c'è problema. Gestiremo anche questa situazione, ma è una grande incognita. Una pista veloce, lunghi rettilinei, alta velocità e tutte condizioni difficili da gestire".
La scelta della gamma più morbida di gomme d’asciutto era praticamente scontata. L’obiettivo è quello di velocizzare il riscaldamento del pneumatico in modo che possa lavorare nelle condizioni operative ottimali. Per quanto riguarda i team vedremo configurazioni inedite. Lo smaltimento del calore non sarà un problema pertanto il numero ingente di “branchie”/ sfoghi di aria calda nella zona compresa tra il cofano motore e i sidepods sarà davvero ridotto. In tal senso, in occasione del lancio della livrea speciale per la tappa nel regno del gioco d’azzardo, la Scuderia Ferrari ha prodotto un rendering che mostra quanto ipotizzato: pochissime sfoghi per l’espulsione dell’aria calda e cofano motore rastremato nella parte terminale.
Rendering in cui si vedono solo due sfoghi di aria calda dalla SF-23: x.com Scuderia Ferrari
Rendering in cui si scorge il cofano motore rastremato dwlla SF-23: x.com Scuderia Ferrari
A titolo esemplificativo abbiamo messo a confronto la configurazione dell’engine cover utilizzato dalla Ferrari in Messico con quello proposto nel rendering che con ogni probabilità verrà adottato in Nevada.
Confronto Engine cover SF-23 utilizzata in Messico e quella che potrebbe essere impiegata a Las Vegas: @robertofunoat
Una soluzione che certamente verrà utilizzata da tutti i competitor che rappresenterà un unicum nella stagione dato che non si è mai corso in condizioni praticamente invernali. E’ molto probabile che nel corso delle qualifiche alcune monoposto, Ferrari in primis, dovranno effettuare più giri di warm up affinché i pneumatici raggiungano una temperatura accettabile per poter effettuare un giro lanciato. Quel che è certo che molti piloti comunicheranno ai loro ingegneri di pista la mancanza di grip specie nelle prime due sessioni del venerdì. La speranza, è che tutte queste incognite rendano il round di Las Vegas gradevole e imprevedibile a dispetto di un layout all’apparenza poco entusiasmante.
Foto copertina x.com
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