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24/11/2023 20:30:00

FIA, la saga track limits continua: arriva l'IA con la «Computer Vision», primo test ad Abu Dhabi


News di Fabrizio Parascandolo

I track limits hanno creato diverse discussioni negli ultimi anni, con la FIA che continua ad apportare modifiche per soddisfare i piloti, le squadre e gli appassionati.

Niente più sensori, o quasi

La Federazione ha deciso di non utilizzare più i sistemi di rilevamento elettronico per monitorare le infrazioni ai limiti della pista nella maggior parte delle curve, dopo aver valutato che questi non sono abbastanza precisi.

Tali sistemi erano stati aggiunti alle curve di molti circuiti in cui i piloti superavano spesso i limiti della pista. Tuttavia, dopo il Gran Premio d'Austria, in cui sono state individuate oltre 1.200 potenziali infrazioni non rilevate dai sensori, la FIA ha smesso di utilizzarli.

Tim Malyon, vicedirettore di gara della FIA e responsabile del Centro Operativo da Remoto che fornisce supporto alla direzione gara durante i weekend, ha dichiarato che il ROC [Remote Operating Center] ha "effettuato un cambiamento", in base ai dati su cui si basa dopo l'esperienza dell'Austria.

"Prima avevamo tre fonti di dati, ma in competizione tra loro, per quanto riguarda l'identificazione di un potenziale limite della pista", ha detto. 

"Il rilevamento a bordo dell'auto, che consisteva nella stima della posizione dell'auto rispetto alla pista, oppure il rilevamento manuale, tramite gli occhi di una persona, o ancora quello automatico dei sensori".

"In sostanza, ciò che abbiamo concluso dopo l'Austria è che tutte e tre le fonti di dati inviavano segnalazioni potenziali. Poi abbiamo concluso che i loop [sistemi automatici] non erano sufficientemente accurati, e che la soluzione di gran lunga più accurata era quella di avere un analista di dati che guardasse il video stesso".

"In effetti, questo è un elemento interessante della faccenda, poiché attualmente, grazie al posizionamento dei sensori, al posizionamento GPS e così via, l'uomo vince ancora".

Il responsabile della strategia dei sistemi informativi della FIA per le monoposto, Chris Bentley, ha dichiarato che i sensori vengono utilizzati solo in alcuni casi specifici: "Abbiamo disattivato i loop per tutti i circuiti, a meno che non ci sia una chicane, perché intralciano quello che stiamo cercando di ottenere".

"Alla fine la regola generale è che se è troppo difficile da essere definito, il beneficio del dubbio va al pilota. Grazie all'esperienza dell'Austria e ai miglioramenti apportati al software, possiamo gestire quei controlli e trasformarli in 150 rapporti. Ora si tratta semplicemente di cliccare su un elenco di rapporti e confermarli o meno", ha aggiunto.

Più personale e l'introduzione dell'IA

L'anno prossimo aumenterà anche il numero di persone che lavorano nel ROC, da quattro a otto, per esaminare più rapidamente le potenziali violazioni.

In occasione del Gran Premio di Abu Dhabi di questo fine settimana, la FIA sperimenterà un nuovo sistema, che utilizza l'intelligenza artificiale per eliminare i "falsi positivi" dalle potenziali violazioni individuate.

"Al momento abbiamo "forzato" la situazione dicendo: "Dobbiamo fare migliaia di controlli, come facciamo?" Ebbene, ci mettiamo a lavorare con le persone, perché questa è la soluzione più accurata. Quello che stiamo cercando di fare ora è introdurre un livello superiore al ROC, ovvero un software di intelligenza artificiale".

"Anche se può sembrare strano, la metodologia di questa IA [Intelligenza artficiale] ha molti parallelismi con le discussioni in corso nell'ambito medico in questo momento".

"L'uso della Computer Vision, per esempio, per analizzare i dati dello screening del cancro", ha proseguito Bentley, paragonando quest'uso dell'intelligenza artificiale a quello nel campo medico.

"La conclusione è che non si vuole usare la Computer Vision per diagnosticare il cancro, ma per scartare l'80% dei casi in cui è evidente che non c'è un tumore, in modo da lasciare alle persone ben addestrate più tempo per esaminare il 20%. Ed è proprio questo il nostro obiettivo [con i track limits]".

"Quindi, come abbiamo detto, attualmente il numero di casi è sceso da 800 a 140, fino ad arrivare a 50. Il nostro obiettivo con l'IA è di ridurre gli 800 a 50, per eliminare quelli che chiaramente non necessitano di una revisione umana".

"Quindi ora abbiamo due livelli di controllo e a monte aggiungeremo un ulteriore livello di Computer Vision. Ciò consentirà agli utenti esperti del ROC di esaminare un numero minore di potenziali infrazioni, il che dovrebbe ridurre ulteriormente il numero di segnalazioni da inviare alla direzione gara e aumentare complessivamente la velocità di elaborazione", ha concluso.

Riuscirà l'introduzione dell'intelligenza artificiale a spegnere le polemiche sui track limits una volta e per tutte? Avremo la prima risposta già al termine di questo weekend.

 

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