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25/11/2023 17:30:00

Ferrari, Sainz: «Serviva essere perfetti, non lo siamo stati». E rivela i problemi che ha avuto


News di Alessio Ciancola

Per Carlos Sainz il weekend del GP di Abu Dhabi, è probabilmente il peggiore della sua stagione. Di fatto, dopo lo scarso feeling e adattamento al tracciato, il pesante crash nel corso delle FP2, il pilota numero 55 della Scuderia non è riuscito ad invertire da tendenza neppure in qualifica, venendo eliminato addirittura al termine del Q1, piazzandosi solamente in sedicesima posizione e candidandosi ad una gara decisamente in salita.

Un risultato negativo per lo spagnolo che è giunto dopo le difficoltà che, come detto, aveva già incontrato nella sessioni di prove libere (con le FP3 chiuse in all'ultimo posto) e che è stato accentuato dalla compattezza dello schieramento nella sessione di prove cronometrate. Difficoltà che, unite ad una esecuzione non impeccabile da parte del team, non hanno permesso a Carlos di centrare un buon risultato e, nel complesso, al team di approcciare alla gara nelle migliori condizioni per poter affondare il colpo nei confronti della Mercedes per arpionare la seconda posizione in classifica costruttori.

Una sessione difficile che, giunto al ring delle interviste non appena sceso dalla sua SF-23, è stata analizzata dallo stesso pilota spagnolo che, per prima cosa, ha sottolineato la non perfetta esecuzione della sessione (specie nella gestione del traffico e del timig di uscita dai box) da parte sua e del muretto box.

"In questo fine settimana i distacchi tra le monoposto sono ravvicinati, siamo tutti attaccati. Quindi devi fare tutto perfetto per andare in Q2 e in Q3. Noi semplicemente non lo abbiamo fatto. Siamo usciti dai box molto tardi per l'ultimo tentativo a causa di un problema all'ala anteriore dopo ho trovato tutto il traffico possibile nei primi due settori".

Una gestione non ottimale del traffico che, dati alla mano, ha compromesso il giro di Carlos Sainz che, malgrado un veloce T3, non è riuscito a superare il taglio della Q1 per 138 millesimi di secondo sulla Red Bull di Sergio Perez.

"A quel punto sapevo che i primi due settori non sarebbero stati veloci a sufficienza per qualificarmi. Nel terzo settore, invece, sono riuscito ad andare forte, ma non in maniera sufficiente per fare un vero e proprio giro pulito".

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Foto copertina media.ferrari.com