Il Gran Premio di Abu Dhabi, malgrado il campionato del mondo piloti e costruttori fossero già da tempo assegnati a Max Verstappen e alla Red Bull, era tutt'altro che privo di valore e di verdetti da sancire. Di fatto, sino agli ultimi giri dell'ultimo round del campionato 2023 sul tracciato di Yas Marina, c'era in palio la seconda posizione in classifica costruttori, contesa tra la Ferrari e la Mercedes e giocata, dati alla mano, punto su punto.

Una lotta che si è decisa, come detto, nel corso degli ultimi giri, con Charles Leclerc che si trovava in seconda posizione davanti alla Red Bull di Sergio Perez che, malgrado una una penalità di cinque secondi per un contatto con Lando Norris, stava rimontando sul monegasco grazie ad una strategia diversa e gomme più fresche.

Una situazione, con Perez davanti a Russell, che senza la penalità al messicano avrebbe permesso alla Ferrari di arrivare davanti alla Mercedes. Con la penalità, invece, a nulla sarebbe servito tale ordine di arrivo, con il pilota della Red Bull che sarebbe finito, di nuovo, alle spalle della Mercedes. Per questo, nell'estremo tentativo di frapporre tra se è Russell la RB19 di Perez, Charles Leclerc ha deciso di lasciarsi superare dal messicano nel corso dell'ultimo giro, dandogli DRS nel tentativo di fargli aprire un gap superiore ai 5 secondi sulla W14 numero 63.

Un tentativo che, alla fine, si è rivelato vano perché Russell è rimasto comunque nei cinque secondi dall'ex pilota Racing Point, assicurando alla Mercedes la permanenza in seconda posizione in campionato. Tentativo di Leclerc che, al termine della gara, è stato analizzato dal team principal della Mercedes, Toto Wolff, che ha comunque elogiato il comportamento sportivo del monegasco di aiutare la sua squadra senza però penalizzante oltremodo il diretto rivale.

“È stata una grande conclusione per la lotta per la P2. La guida di George è stata eccezionale. Penso che Charles alla fine abbia avuto un comportamento sportivo, senza cercare di rallentare".

Una lotta che, dallo stesso Toto, è stata definita come bella e sportiva, con due grandi piloti e due grandi team pronti a sfidarsi lealmente per una posizione che, pur non essendo un trionfo, ha comunque un discreto valore.

“Due grandi squadre, due grandi amici che hanno lottato fino alla fine. Non ero stressato. Sono stato stressato una volta nella mia vita in F1 ed è successo qui un paio di anni fa. Era una lotta per la P2. In un certo senso, essere vice-campione è super positivo per noi come squadra e per molti dipendenti, ma ti ricorda anche che siamo P2”.

Dunque, pur avendo la Mercedes chiuso alle spalle della Red Bull, Wolff ha definito il secondo posto centrato come una specie di vittoria, oltre che trampolino di lancio per fare ancora meglio nel corso della prossima stagione.

"Questa giornata ti fa sentire come se avessi vinto. Alla fine, siamo racer. Oggi sembra di aver vinto ed è grandioso. Dobbiamo essere contenti di questo, ma vogliamo di più. Ma per oggi abbiamo vinto."

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Foto copertina www.mercedesamgf1.com