La Red Bull ha battuto diversi record nel 2023, ma ce n'è uno che non farà sorridere la scuderia con sede a Milton Keynes, vediamo il perché.
Il team austriaco ha totalizzato 860 punti nel corso della stagione, battendo il precedente primato di 765, totalizzato dalla Mercedes nel 2016.
Tuttavia, per avere successo è necessario fare dei sacrifici e, in termini di F1, significa che la Red Bull dovrà affrontare la più grande tassa di iscrizione ufficiale mai pagata da una squadra.
Dal 2013, come parte della revisione del famoso "Accordo Concorde" entrata in vigore quell'anno, la FIA basa le tasse di iscrizione per ogni concorrente sul numero di punti ottenuti nella stagione precedente.
Inizialmente la quota di iscrizione era di 500.000 dollari più 5.000 dollari per ogni punto ottenuto, mentre il campione costruttori pagava 6.000 dollari (sempre per punto conquistato).
Questa cifra è aumentata costantemente a causa dell'inflazione, quindi per il 2024 ammonta a 657.837 dollari di quota base, con l'aggiunta di 6575 dollari per ogni punto ottenuto per tutte le squadre, a eccezione del campione costruttori, costretto a pagare 7893 dollari.
L'enorme bottino della Red Bull di quest'anno significa che dovrà pagare 7.445.817 dollari alla FIA entro il 10 dicembre, altrimenti la sua iscrizione al 2024 non potrà essere confermata.
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