La stagione 2023 di Formula Uno è ormai terminata da quasi due settimane e, a motori spenti, si può affermare con ragionevole certezza quanto l'annata della Ferrari si sia rivelata, per i risultati raccolti e le prestazioni mostrate da inizio anno (salvo alcuni lampi, specie nel finale di campionato), difficile e complessa. Dato alla mano la Scuderia, dopo le ottimistiche previsioni e aspettative invernali, ha faticato oltremodo ad estrarre il potenziale della SF-23 che, malgrado abbia rappresentato l'evoluzione dell'auto 2022, si è sempre rivelata poco competitiva e "sincera" per i tecnici.
Una vettura che come è apparso chiaro, almeno da quanto è trapelato nel corso dei mesi dalle mura dalla GeS, è stata limitata nel suo sviluppo (come accaduto alla F1-75) sia dagli effetti della TD039 e dagli adattenti al fondo imposti dal regolamento contro il porpoising, sia da un concetto di macchina ormai plafonato e non più capace di fornire dei margini di crescita. Motivi per cui la vettura 2024, che è in fase avanzata di sviluppo e quasi in produzione, sarà diversa, come linee e concetto, rispetto a quella attuale.
E proprio a far capire in che modo, e in che clima, sta nascendo la 676, ci ha pensato Franco Nugnes che, in un suo pezzo su "Motorsport.com", ha analizzato in che modo i tecnici del Cavallino stanno mandando avanti, verso il 2024, il lavoro nella GeS. Un lavoro basato sulla stabilità e che sarà portato avanti dagli stessi tecnici "padri" della SF-23 e che, come sempre, è accompagnato da grosse aspettative.
"La Ferrari ha appena concluso la stagione 2023 con un bilancio positivo della seconda parte della stagione che controbilancia l’avvio negativo, decisamente sotto alle attese del Cavallino. Eppure al Reparto Corse non è il momento di abbassare la tensione, perché la 676 è in avanzata fase di realizzazione. [...] Enrico Cardile ed Enrico Gualtieri sono i due pilastri intorno ai quali nasce la prima vera rossa sotto la gestione di Fred Vasseur, monoposto che sta generando una forte curiosità per le aspettative che l’accompagnano".
Un lavoro che andrà, giustamente a salvare quanto di buono era presente nella SF-23 e che ruoterà intorno ai due piloti, Charles Leclerc e Carlos Sainz, considerati punti fermi attorno a cui costruire il futuro e di cui si stanno siglando i rinnovi di contratto per gli anni a venire.
"La rossa è stata la seconda forza in pista nell’ultimo scorcio di stagione, surclassando in punti raccolti la Stella. [...] Nella Gestione Sportiva non si sono fatti drammi, cercando di consolidare il buono che si è scoperto anche da una macchina sbagliata come la SF-23. Mentre i vertici del Cavallino stanno discutendo i rinnovi dei piloti che avranno il contratto in scadenza alla fine del 2024".
Un lavoro sulla monoposto 2024 a cui sta procedendo in parallelo quello di potenziamento della struttura della GeS, grazie all'arrivo dei primi tecnici (ancora non blasonati) reclutati da Frédéric Vasseur la scorsa primavera.
"L’area da potenziare è quella tecnica, in attesa che dalla Mercedes si liberi Loic Serra, il capo dello sviluppo di Brackley, grande conoscitore di cosa hanno bisogno le gomme per non accusare quel degrado che la rossa ha spesso patito negli ultimi anni. E, allora, è in corso quella campagna di reclutamento di cui Vasseur parlava nel corso dell’estate: per l’arrivo di Serra bisognerà che si compia il periodo di gardening, ma nel frattempo è previsto l’arrivo nell’organico della GeS di una quindicina di persone che si stanno liberando ciascuno da propri nodi contrattuali".
Nuovi arrivi che, nella quasi totalità, andranno a potenziare l'area della simulazione della Scuderia, di fatto la più carente nel corso delle ultime stagioni.
"Quattro o cinque ingegneri, per lo più giovani, ma non inesperti, sono già approdati a Maranello e andranno a potenziare quella che è un’area strategica di un team di F1 moderno: stiamo parlando della simulazione. [...] Imprimere una maggiore velocità di azione in fabbrica servirà non solo a stare davanti a Mercedes, McLaren e Aston Martin, ma dovrebbe permettere quell’avvicinamento alla Red Bull di Max Verstappen in una stagione in cui le regole e, soprattutto, le gomme rimarranno le stesse del 2023".
Nuovi tecnici che, pur non essendo di spicco, saranno senz'altro utili alla Scuderia ad apprendere ed implementare metodologie di lavoro proprie di alri team ed utili nel rendere il team più competitivo e chiude il gap proprio dagli stessi rivali.
"Certo i nomi che sono già arrivati non sono di prima grandezza, ma sono figure giovani che portano il know how di altri top team nel tessuto del Reparto Corse: è come aver aperto la finestra per far entrare una boccata d’aria fresca".
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Foto copertina media.ferrari.com