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12/12/2023 12:35:00

Ferrari, obiettivo Red Bull: ecco cosa dovrà modificare per tornare a lottare


News di Giuseppe Cianci

Il mondiale 2023 di Formula 1 è ormai andato in archivio e adesso bisognerà concentrare tutte le energie sulla realizzazione della monoposto che scenderà in pista solamente tra qualche mese. La Ferrari dovrà cambiare molto se vorrà tornare alla vittoria affrontando una Red Bull più che perfetta ed altri rivali che hanno dimostrato una grande crescita nel finale di stagione.

La Rossa di Maranello ha iniziato il campionato in difficoltà, con il lavoro dei tecnici è però riuscita a concludere in crescendo l'annata. Il progetto 2024 dovrà ripartire dunque dalle ceneri della SF-23 aggiornata. Secondo quanto riportato da Autosprint è certo un cambio di filosofia a livello aerodinamico e meccanico che interesserà anche la trasmissione e le sospensioni. Analizzando la vettura 2023 però cos'è andato storto? Di seguito scendiamo di più nel dettaglio.

I problemi della SF-23

La SF-23 è stata la monoposto delle speranze infrante già prima della conclusione dei test pre stagionali. A Maranello si attendeva una vettura un secondo più veloce della precedente F1-75, che aveva dato battaglia alla Red Bull di Max Verstappen, e invece si sono da subito visti i limiti intrinseci che ne impedivano lo sviluppo futuro. Come per la Mercedes con il progetto "zero pance", anche le "vasche" adottate dalla scuderia del Cavallino Rampante si sono presto rivelate un vicolo cieco.

In ogni caso qualcosa di buono nel progetto c'era, e proprio su questo si sono concentrati gli sforzi dei tecnici che hanno lavorato per estrarre performance con maggiore costanza. Dal GP d'Italia in poi infatti si è notato un miglioramento, con la vittoria di Sainz a Singapore arrivata la settimana seguente.

Il potenziale della vettura di quest'anno si esprimeva bene in qualifica sul giro secco, come Charles Leclerc ha più volte dimostrato, ma la domenica in gara, quando si fanno i punti per il campionato, la Ferrari non era competitiva. Da Monza in avanti invece si è lavorato molto di più sull'assetto che sul carico, facendo diventare così la monoposto più decifrabile riducendo anche il porpoising.

Sul lato power unit è invece intervenuto David George, responsabile della parte elettrica, che ha deciso di abbandonare la modalità scelta ad inizio anno, troppo aggressiva sui componenti, garantendo anche una maggiore disponibilità della parte elettrica durante i rettilinei più lunghi e nella parte terminale del giro. L'anno appena concluso è dunque stato negativo per le attese che c'erano alla vigilia, ma positivo per il lavoro svolto dal team guidato da Frederic Vasseur.

In fabbrica infatti sono stati compresi, e prontamente affrontati, tutti i problemi della vettura che dalla seconda metà di stagione ha cominciato a ottenere buoni risultati facendo ben sperare per la macchina del 2024 che solo tra qualche mese verrà nuovamente affidata a Charles Leclerc e Carlos Sainz. Sperando che la prima monoposto dell'era Vasseur targata Ferrari sia all'altezza del compito richiesto: battagliare contro la Red Bull e Max Verstappen.

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Foto www.ferrari.com