Liberty Media ha proposto all'Italia di confermare i Gran Premi di Monza e Imola sul calendario di Formula 1 fino al 2030, ma soltanto in cambio di 300 milioni di euro.
Imola e Monza sul calendario di Formula 1 fino al 2030, ma solo per 300 milioni di euro. È questa la proposta di Liberty Media agli organizzatori dei GP italiani.
Le piste della penisola tricolore piacciono e hanno storia, ma servirà un grande lavoro per ottenere una doppia conferma, oltre al compenso pecunario.
Bisogna alzare l'asticella per mantenere il ritmo della Formula 1 attuale, che punta a modernizzarsi e, in un certo, evolversi sempre di più.
Lo ha anche ricordato Stefano Domenicali, CEO del Formula One Group, dichiarando: "Le burocrazie interne non possono fermare certi progetti".
Il riferimento, neanche tanto velato, è all'autodromo di Monza, che dovrebbe attuare dei lavori importanti da anni, ma che non sono ancora stati avviati.
Il rifacimento dell'asfalto, dei sottopassi e della copertura della palazzina box dovevano essere attuati appena dopo l'evento dello scorso settembre, ma sono stati posticipati all'inizio del 2024.
Poi ci sono anche i contratti tra ACI e gli enti con i quali viene gestita la pista, che scadono prima del 2030. Altro nodo fondamentale da sistemare il prima possibile se si vuole confermare il GP d'Italia a Monza fino a tale data.
Per quanto riguarda Imola, invece, è stato chiesto un altro intervento nell'ambito dell'esperienza dei fan, in una Formula 1 sempre più improntata sullo spettacolo e sul coinvolgimento del pubblico.
Insomma, Domenicali è stato chiaro: il futuro è qui, ma è anche, soprattutto nella mani di un Paese e di due autodromi colmi di pagine di storia, ma che ora devono necessariamente guardare avanti.
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