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01/01/2024 12:05:00

La criticità del contratto di Sainz


Articolo di Roberto Cecere
Nelle scorse settimane, secondo alcuni rumors, la scuderia modenese avrebbe offerto un lungo e oneroso contrattato a Charles Leclerc mentre per Carlos Sainz solo l’estensione alla stagione 2025…

Sinora la comunicazione del team principal della Scuderia Ferrari si è contraddistinta per franchezza nonostante in diverse circostanze è parsa non troppo dissimile a quella del suo predecessore nelle fragorose debacle del 2023. Il manager transalpino è consapevole che i risultati sportivi dell’anno appena iniziato concorreranno a stilare un primo consuntivo sul suo operato a Maranello.

Il focus è certamente riposto nella realizzazione della migliore monoposto mai prodotta dalla storica scuderia italiana, cercando di innalzare quell’asticella che per troppi anni è stata posizionata troppo in basso rispetto alla concorrenza. In sostanza uno dei primi obiettivi del boss della GES è quella di estirpare l’atavico timore di spingere la ricerca in territori inesplorati e per questo molto rischiosi. La caccia alle streghe è stata per decenni il male oscuro in Via Abetone, che ha condizionato la creatività e la spregiudicatezza degli ingegneri di Maranello. 

Rendering progetto 676 – Credit: sketchfab.com


Di certo non si potrà contestare l’ordine delle priorità assegnate dal dirigente francese nella ristrutturazione del team.

La disamina di ciò che ha sempre funzionato è stata differita senza il timore che tale scelta potesse diventare impopolare. In particolare le negoziazioni dei contratti relativi ai piloti, in scadenza al termine della stagione 2024, non ha mai impensierito Vasseur. Una sicumera in gran parte dovuta a un mercato piloti cristallizzato soprattutto per quanto concerne i top team. Nelle scorse settimane, secondo alcuni rumors, la scuderia modenese avrebbe offerto un lungo e oneroso contrattato a Charles Leclerc mentre per Carlos Sainz l’estensione alla stagione 2025 rispetto al contratto in essere. Un’ipotesi che, se confermata, sarebbe un chiaro segnale relativo ai rapporti di forza all’interno dei box della rossa.

Una preferenza di certo non nascosta verso il talento monegasco intorno al quale il Cavallino Rampante intende costruire una nuova “era” vincente. D’altro canto Carlos, non si è mai sentito complessivamente inferiore al team mate supportato da risultati non troppo dissimili dal pilota del principato di monaco. Ma alla Ferrari quanto converrebbe avere un separato in casa nel prossimo biennio aldilà della competitività del mezzo? E’ inutile girarci intorno un rinnovo annuale sarebbe la certificazione della subalternità rispetto a Leclerc. 

Leclerc e Sainz nella rituale foto di gruppo ad Abu Dhabi – Credit: Ferrari Media Gallery


Recentemente il padre di Sainz ha ostentato ottimismo sul proseguo dell’avventura del figlio in Ferrari: “Dalla Ferrari ci hanno fatto sapere che sono contenti di Carlos, almeno è questo quello che ci hanno detto. Mi immagino che a inizio 2024 vada avanti il discorso sul rinnovo che è stato già avviato, vedremo cosa uscirà“. Forse già in occasione della presentazione della monoposto 2024 capiremo se si è trattato di frasi di circostanza oppure l’accordo con la scuderia italiana sia diverso nei termini rispetto a quanto finora trapelato.

Intanto Vasseur non sembra troppo preoccupato confidando che gli annunci relativi ai rapporti di collaborazione con i piloti sono slittati semplicemente perché tutto il team era concentrato sulla conquista del secondo posto nella classifica costruttori, svanito nella notte di Abu Dhabi. La tappa che ha consentito a Leclerc di sopravanzare Sainz nella classifica piloti diminuendo notevolmente il potere contrattuale del pilota iberico che cullava l’opportunità di battere il team mate per la seconda volta in tre stagioni di coabitazione. Detto questo la vera criticità è legata alla durata del contratto del pilota madrileno che da valore aggiunto potrebbe divenire un ingombrante presenza a tempo nel box della rossa.

Foto copertina www.ferrari.com

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