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02/01/2024 22:00:00

Minardi è sicuro: «Imola può tenere testa ai circuiti moderni»


News di Prisca Manzoni

Sono ormai anni che nel calendario della Formula 1 spuntano nuovi circuiti in località moderne, ricche di spettacolo e (soprattutto) di soldi. Prima è stato il turno del tracciato a Jeddah, poi sono arrivati quelli a Miami, Las Vegas e Doha. Circolano voci su possibili altri luoghi interessati alla massima serie del motorsport, ma il prezzo da pagare sarà l'addio a piste tradizionali e iconiche, che non riescono a fare fronte alle richieste sempre più alte di Liberty Media. 

Si parla del GP di Spagna, del Belgio e, come quasi ogni anno, anche di Monza, nonostante ci siano trattative in corso per rinnovare fino al 2030. Anche l'Autodromo di Imola all'apparenza non ha molto da offrire in termini di show, ma Gian Carlo Minardi è sicuro che supererà la prova del tempo. "Imola ha tanti pregi e alcuni difetti. Uno dei pregi più importanti è l'essere a poche centinaia di metri dal centro della città e quindi è possibile fare cose che in altri Gp non puoi fare. La F.1 sta cercando di spettacolarizzare i week-end di gara e di aggiungere elementi alternativi alla parte sportiva. Non credo che gli autodromi europei, come Imola ad esempio, con la loro storicità si possano mettere in discussione o in competizione con gli autodromi moderni dove, nella migliore delle ipotesi, le strutture sono a decine di chilometri dal centro della città ospitante. Imola offre opportunità turistiche e presenta strutture adatte a tutti i gusti e a tutte le età pur non essendo un circuito cittadino", ha detto l'ex imprenditore ad Autosprint.

"Nel 2023 attendiamo non più di 95.000 persone al giorno nei posti a sedere, nell'arco del Gp penso faremo fatica a superare le 170-180.000 persone. D'altronde sarebbe ingenuo se pensassimo di poter ambire a numeri che solitamente fanno autodromi situati in aree sconfinate. Pensiamo a Barcellona che è l'ultimo circuito europeo costruito nell'era moderna: oggi è chiuso dalla città industriale alle porte di Barcellona. Anche un autodromo ritenuto moderno come Barcellona oggi ha delle criticità che non possono combattere contro i vari Miami, Las Vegas, Abu Dhabi, Bahrain eccetera. Imola deve fare quello che il motorsport ci ha insegnato in questi 70 anni. Permettere agli sportivi che vengono all'evento di coltivare la loro passione per il motorsport, offrendo anche momenti di svago e di libertà sfruttando le strutture dentro e intorno all'autodromo. Credo che la Motor Valley, l'Emilia e la Romagna in particolare siano in grado di fornire quelle alternative che possono fare di un weekend in Romagna un qualcosa di diverso rispetto agli altri Gp", ha concluso Minardi.

Foto copertina x.com

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