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05/01/2024 20:30:00

Verstappen: «È un'incognita quando si migliora in inverno. Non siamo stati dominanti nelle curve lente»


News di Giuseppe Cianci

Max Verstappen nei giorni scorsi è stato intervistato dalla testata tedesca AMuS e durante la sua lunga chiacchierata ha affrontato diversi temi. Uno tra tutti, la stagione di Formula 1 appena terminata. L'olandese ha infatti analizzato le difficoltà avute a guidare la RB19 in determinate condizioni e ha parlato anche dei team rivali. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

Verstappen parla della RB19 e delle difficoltà avute

L'anno scorso la Red Bull è stata multata per aver infranto il budget cap e per questo gli sono state tolte delle ore utilizzabili in galleria del vento. Nonostante tutto però Adrian Newey e il suo team sono riusciti a creare una vettura quasi perfetta che ha dominato il campionato 2023. Sulle migliorie fatte dalla RB19 rispetto alla precedente vettura Verstappen ha dichiarato: "È sempre un'incognita quanto si migliora effettivamente durante l'inverno. E quanto gli altri. Quindi quest’anno non sapevamo quanto sarebbe stata buona la nostra macchina fino al Bahrain. C'erano buone speranze di avere una buona macchina, il bilanciamento della vettura è stato corretto fin da subito e questo è sempre importante per essere veloci. Gli altri però forse non hanno fatto un passo così grande. Perché noi stessi siamo migliorati, ma non in modo massiccio. Certo, c'è stato questo piccolo intervento sul sottoscocca che era previsto dal regolamento e si vede che gli altri hanno faticato di più".

Il campione del mondo in carica ha poi detto: "Ormai al giorno d'oggi bisogna guidare questo tipo di auto che sono basse e rigide. Per noi la questione non è ancora chiusa. Sui circuiti stradali, è chiaro che non siamo ben posizionati da questo punto di vista, ma ci stiamo lavorando. Lo stesso vale per il comportamento nelle curve lente. L'uno è collegato all'altro".

"Il problema risiede nel comportamento di guida. Il fatto che la nostra auto non assorbe le asperità come gli altri. Nelle curve lente, la nostra auto non è così dominante come in altri punti. Nelle curve veloci, ad esempio, è molto buona".

Parlando invece dei punti di forza della vettura, e del team austriaco, l'olandese ha dichiarato: "Siamo costantemente bravi su strada. Altre auto possono avere i loro picchi di prestazioni. Ad esempio, sono brave nei circuiti cittadini ma si indeboliscono nelle curve veloci. O viceversa. In media, la nostra vettura è semplicemente molto equilibrata e molto buona. Non direi che siamo significativamente migliori di altri nei tratti ad alta velocità. Anche la McLaren è molto buona. Non siamo molto più bravi nelle curve a media velocità. Ma la nostra macchina è un tuttofare. Questo è quello che conta, e sembra che in gara siamo abbastanza bravi a gestire gli pneumatici".

"È assolutamente necessario farlo altrimenti sei spacciato. Lo si può vedere alla Haas. Non credo che Nico e Kevin siano degli idioti. Se la macchina sovraccarica le gomme, non c'è molto da fare. Per prima cosa servono le fondamenta, e queste sono le auto. Come pilota, puoi trovare uno o due decimi di secondo al giro prestando maggiore attenzione alle gomme".

"Gli pneumatici nuovi nascondono sicuramente molte cose. Si può impostare una vettura in modo molto diverso per un giro di qualifica rispetto al lungo periodo. Forse questo è uno dei motivi per cui andiamo così bene. Soprattutto all'inizio della gara, con i serbatoi pieni, il range di lavoro della vettura nella mappa aerodinamica è molto diverso da quello delle qualifiche. Alcuni scelgono un approccio molto aggressivo. La nostra vettura, invece, è molto versatile, come ho detto, ma non ha queste oscillazioni verso l'alto nel corso di un giro".

Guardando il campionato dei due piloti Red Bull molti sostenitori hanno anche insinuato che il team favorisca uno dei due piloti per quanto riguarda l'assetto e lo sviluppo della monoposto. Max Verstappen su questo argomento ha risposto dicendo: "Io metto a punto la macchina come piace a me. E l'altro pilota la mette a punto in base alle sue esigenze. Gli ingegneri sviluppano la macchina per renderla più veloce. E non per come la vorrei io. Lo stesso vale per lo stile di guida. Qual è il tuo stile di guida? Non lo so. Mi adatto alle esigenze dell'auto per renderla più veloce. È questa la chiave per essere un ottimo pilota di Formula 1. Adattarsi a ciò che si ottiene dalla macchina. Adattarsi a ciò che si riceve dalla squadra".

Verstappen ha poi concluso la sua lunga intervista rivelando che, come stile di guida, preferiva mettersi al volante delle vecchie monoposto rispetto a queste ad effetto suolo. Le sue parole: "Mi piaceva di più guidare le vecchie auto. Erano più agili perché un po' più leggere. Penso anche che i nuovi pneumatici siano più rigidi. Se ora si ha un contatto laterale, si perde parecchio. Inoltre, il peso spinge nelle curve lente. Nel complesso, è diventato un po' più difficile ottenere il giro perfetto".

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