Leggi l'articolo completo su formula1.it

09/01/2024 12:15:00

VIDEO - Quale sarà il sound delle monoposto 2026? Ere a confronto


News di Giuseppe Cianci

Nel 2026 la Formula 1 cambierà nuovamente i suoi motori dando vita a una nuova era e terminando quella iniziata nel 2014 con l'ibrido. L'obiettivo della categoria è quello di inquinare sempre meno, arrivando entro il 2030 ad essere completamente carbon net zero. Quello a cui assisteremo dunque tra qualche anno sarà solamente il primo passo verso un futuro più sostenibile.

Da quando la F1 esiste sono state molte le power unit cambiate durante le decadi, ognuna con un suono ben distinto. Negli ultimi anni un'altra lamentela che spesso viene mossa dai puristi delle corse automobilistiche e proprio quella del sound prodotto dai nuovi motori, ormai sempre più silenziosi. Oggi vogliamo mettere a confronto diverse unità a propulsione utilizzate in passato per capire se questa critica ha davvero un fondamento.

I motori della Formula 1 durante gli anni

Le prime monoposto di F1 avevano il motore montato nella parte anteriore, con la classica forma “a sigaro”. Nel 1961, la potenza del propulsore, spostato al posteriore della monoposto, viene limitata a 1500 centimetri cubici, poi raddoppiata dal 1966, benché nella prima stagione, di transizione, molte scuderie adottavano una soluzione ibrida, il 2.0L V8 della BRM e della Coventry-Climax. 

Qualche anno più avanti, esattamente nel 1977, compare il primo V6 turbo presentato dalla Renault. È una vera rivoluzione. La Ferrari lo introduce nel 1981 e con il passare degli anni fanno lo stesso anche tutti gli altri team, fino ad arrivare al 1985 dove tutti gli iscritti al campionato mondiale di Formula 1 erano equipaggiati con la stessa tipologia di power unit.

Dal 1990 si passa ai 3.5L aspirati che sono capaci di erogare 675 hp (503 kW) a 13000 giri al minuto e per la prima volta viene superata la barriera dei 200 hp per 1000 cc di cilindrata.

Con l'arrivo del nuovo millennio, esattamente dal 2005, la FIA impone un massimo di 5 valvole a cilindro per i 3.0L V10 e obbliga ogni vettura a usare un solo motore ogni due GP. Dopo solamente un anno si passa poi ai V8 da 2.4 litri a 90°, con l'obiettivo di ridurre la potenza e i costi. In questo senso, vanno anche gli sviluppi più recenti: la riduzione a 18,000 giri al minuto imposta nel 2009, l'obbligo di non usare più di 8 motori nell'arco della stagione fino agli attuali propulsori ibridi e ai vincoli in termini di consumo del carburante. Una scelta, quest'ultima, che ha ridotto anche la percezione del rumore, proprio quello di cui si lamentano tutti gli appassionati. Entrando poi nell'era ibrida dal 2014 ad oggi si sono usate le power unit 1.6L - V6 90° turbo, ancora più silenziose delle precedenti.

Se mettiamo a confronto una vettura attuale con una del passato possiamo subito accorgerci che il "rombo" tipico di una Formula 1 è stato ridotto di molto, anche se le vetture ne hanno guadagnato in velocità di punta. Molti spettatori però vorrebbero che si tornasse al passato per rivivere la sensazione di ascoltare quelle monoposto in autodromo mentre si davano battaglia per vincere i GP.

Guardando al futuro, le power unit 2026 saranno sempre più elettriche. La ripartizione della potenza infatti sarà equalmente generata dall'unità a combustione e della parte elettrica. Inoltre, a causa dei costi troppo elevati per la produzione, e anche la difficoltà di crearle in serie, l'MGU-H scomparirà dai motori e dunque tornerà lo spettro del turbo lag come già successo negli anni '80. Staremo a vedere se questa scelta si rivelerà vincente, intanto Stefano Domenicali, CEO della Formula 1 ha promesso che i motori saranno "Più rumorosi di quelli attuali".

Motori Formula 1 a confronto

 

Leggi anche: Fontana: «La Lombardia vuole essere un modello e anche l'Autodromo di Monza lo sarà»

Leggi anche: Hamilton ne fa 39. Su X gli auguri per il campione britannico

Foto copertina twitter.com

Foto interna twitter.com