Guenther Steiner, Team Principal della Haas dal 2016 fino a qualche giorno fa, ha rilasciato la prima intervista dopo aver detto addio alla squadra americana, raccontando la propria visione della storia e parlando del proprio futuro.
"Posso iniziare con qualcosa da parte mia?", ha voluto esordire l'italiano prima di iniziare l'intervista con David Croft di Sky Sports F1.
"Non ho avuto la possibilità di ringraziare alcune persone quando ho lasciato la Haas F1. Vorrei ringraziare tutti i membri della squadra che non ho potuto salutare adeguatamente quando sono partito".
"Voglio ringraziare anche tutti i tifosi che hanno sostenuto la Haas mentre ero lì, è stato un viaggio fantastico. Grazie per essere venuti, ringrazio tutti per il sostegno che ho ricevuto e sto ricevendo".
"Mi ha fatto male [non poter salutare la squadra, ndr], ma tutti loro mi conoscono e sanno che apprezzo ancora quello che hanno fatto. Sarebbe bello poter dire: 'Ehi ragazzi, grazie per tutto quello che avete fatto', perché la squadra è partita molto piccola, spesso con l'adrenalina a mille, e ha fatto un buon lavoro. Ovviamente non ti rende felice non dire grazie, ma credo di averlo fatto ora".
Steiner ha proseguito svelando il momento dell'addio: "È stata una telefonata. Gene mi ha chiamato e mi ha detto che non voleva prolungare il contratto che scadeva a fine stagione, e così è stato".
"Non so [se sia stata una sorpresa, ndr]. È sempre un po' una sorpresa, ma alla fine è il proprietario della squadra, può fare quello che vuole e la decisione è sua".
"Penso che [se fosse necessario un cambiamento, ndr] si potrà rispondere solo con il tempo. Non posso rispondere a questa domanda perché altrimenti potrei dire cosa succederà in futuro".
"Gene ha pensato che questo è il modo in cui vuole portare avanti la squadra e, come ho detto, è una sua decisione, non mia. Lui è il proprietario, quindi se possiedi qualcosa hai il diritto di fare ciò che vuoi".
"Non conosco i piani di Gene Haas per il futuro. Non li ha condivisi con me - e non è obbligato a farlo, tra l'altro! Voglio chiarire anche questo aspetto: in realtà non sono più interessato a questo. Il modello che abbiamo avviato all'inizio, credo sia stato un ottimo modello, ma forse non è più attuale. Ma chi sono io per dirlo?".
L'ex Team Principal ha voluto ricordare i migliori momenti della propria avventura alla guida della Haas: "Quando nel 2016 siamo usciti a fare i test a Barcellona per la prima volta ci siamo detti: 'Wow, è successo davvero, ora siamo in pista'. Poi, ovviamente, quando abbiamo ottenuto punti alla nostra prima gara in Australia".
"C'erano così tanti detrattori all'epoca, tutte quelle persone che dicevano: 'Non potrà mai funzionare, come è stato fatto', poi sei andato là fuori e hai messo a segno dei punti, quindi è piuttosto bello".
"Ma credo che in questi 10 anni in squadra ci siano stati molti momenti positivi. Arrivare quinti in campionato nel 2018, al nostro terzo anno, è stata una cosa che non credo abbiano fatto in molti prima di allora, quindi ricorderemo sempre quei giorni".
Quando gli è stata ricordata la pole di Kevin Magnussen in Brasile nel 2022, Steiner ha detto: "Ho dimenticato quel momento! Pensi che stai solo sognando, poi succede ed è fantastico. Non abbiamo avuto il nostro anno migliore, poi alla fine della stagione hai fatto questa pole ed è stato come dire: 'Wow, ce l'abbiamo fatta, abbiamo fatto una pole come squadra'".
Parlando, invece, del futuro, l'italiano ha dichiarato: "Se la F1 mi vuole? Onestamente non lo so. Credo di dover trovare qualcosa da fare. Al momento sono molto tranquillo, non ho fretta".
"La gente mi vedrà in giro per il paddock della F1; conosco molte persone, ho molti amici, e per me è sufficiente stare in giro un anno, fare qualche lavoretto, parlare con la gente, e questo mi basta. Se arriva qualcosa di interessante che mi mette alla prova, allora sì; ma rimanere in F1 solo per lavorare, forse non è quello che voglio fare".
"Mi piace stare con le persone, ma deve essere qualcosa in cui posso vedere un futuro. Voglio fare [un lavoro, ndr] in cui si possa ottenere qualcosa e se ci si impegna si arriva da qualche parte, allora lo farò".
"Ma come ho detto, al momento voglio solo rilassarmi un po'. Ho alle spalle 10 anni difficili. Sono ancora in forma, ho un sacco di cose da fare, un sacco di cose da sistemare a casa - potete chiedere a mia moglie".
"Inoltre, è bello stare con la famiglia. Mia figlia ha 14 anni, è piuttosto esigente, ha un'opinione su tutto. Ora cerco di gestire anche quella, il che sembra essere più difficile che gestire una squadra di F1 al momento! Lo farò per qualche mese, ma sarò presente a qualche gara e forse [gli appassionati, ndr] mi vedranno anche in TV", ha concluso Steiner.
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