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16/01/2024 20:00:00

Mercedes, Allison parla della W13: «I sidepod non erano l'unico problema»


News di Giuseppe Cianci

Il direttore tecnico della Mercedes James Allison torna a parlare delle ultime due deludenti stagioni sostenendo con fermezza che il fallimento del loro progetto "zero sidepod" non sia stato il fattore principale associato ai problemi della W13 e della W14. Il tecnico ha confermato quanto già dichiarato da altri protagonisti, Wolff prima di tutti, ovvero che il reale problema è stato il concetto generale della vettura. Dal 2022 le monoposto sono tornate ad utilizzare l'effetto suolo e la scuderia tedesca aveva optato per un design con le pance laterali completamente rastremate e soluzioni di carico alternative. Il progetto si è però rivelato un fallimento già nei primi giri di pista, quando la W13 aveva riscontrato gravi problemi meccanici e di porpoising.

In quella stagione e nella successiva alla guida del progetto c'era Mike Elliott che è rimasto fedele al progetto e, insieme a tutti gli ingegneri, ha cercato di sistemare il più possibile una monoposto nata male. Nel 2023, con un discreto scetticismo, il team ha comunque deciso di continuare comunque ad utilizzare il progeto iniziale. Come risposta, il campionato 2023 è stato ancora più fallimentare del precedente.

A stagione in corso la Mercedes ha comunque abbandonato definitivamente il progetto zero sidepod, portando all'appuntamento del Principato di Monaco una vettura più convenzionale. Il team però non è riuscito a portare in pista tutte le modifiche che avrebbe voluto a causa del budget cap. Con la W15 il team di Toto Wolff è pronto a tornare nelle posizioni di testa.

Allison rivela il vero problema delle monoposto Mercedes

Come riportato da racingnews365 James Allison ha spiegato perché il problema della Mercedes non sono state solo le fiancate della monoposto ma il progetto nel suo insieme. Intervistato da Sky Sport ha dichiarato: "Con la nostra vettura abbiamo intrapreso un percorso, che direi va dalla punta del muso fino alla coda, che non era competitivo. L'aspetto visivamente più rilevante è stato quello dei nostri sidepod, ma non è stato in alcun modo il fattore definitivo della mancanza di prestazioni".

"I sidepods sono forse l'emblema di una squadra che ha impiegato un po' troppo tempo per capire quale fosse la strada da percorrere, ma in nessun modo sono l'elemento distintivo che ha segnato il nostro destino".

Il britannico ha poi continuato dicendo: "Nella mente di un progettista o di un addetto alle prestazioni in F1, il concetto non ha nulla a che fare con la vettura. Si tratta di un processo con il quale si decide cosa sembra buono e cosa sembra cattivo. È la metodologia con cui si setacciano tutti i numerosi elementi che si possono mettere sulla vettura e si trovano solo quelli che si ritiene possano davvero migliorare il tempo sul giro. La vettura stessa è solo il risultato di questo metodo".

Il direttore tecnico della Mercedes ha poi concluso il suo intervento dicendo: "Gli ultimi due anni ci hanno imposto di modificare il nostro approccio e la nostra metodologia, il nostro concetto, se vogliamo. Di conseguenza, l'hardware che ne uscirà sarà necessariamente diverso, perché definito da decisioni diverse e da una diversa ponderazione di ciò che è importante e di ciò che non lo è. Ci si entusiasma per il risultato finale, ma in realtà il nostro destino è determinato dall'approccio".

 

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