C’è molta attesa attorno a quelle che saranno le gerarchie che caratterizzeranno la stagione di Formula1 2024. La Red Bull si avvicina al campionato in qualità di riferimento assoluto, il team da battere. Alle sue spalle però è tutto imprevedibile. L’inverno sta finendo e i tifosi attendono di sapere chi sarà l’equipaggiamento che avrà le maggiori possibilità, in primis di attestarsi come seconda forza e poi di provare, sognare è sempre lecito, vincere qualche gara.
A poco meno di due settimane dall’inizio delle presentazioni, si inizierà con Sauber e Williams il prossimo lunedì 5 febbraio, sono tre i team papabili a contendersi questo ruolo: Mercedes, Ferrari e, dopo quanto visto nella seconda parte del 2023, anche la McLaren.
La compagine di Woking ha tutta l’intenzione di rompere le uova nel paniere a molti quest’anno. I presupposti per fare bene ci sono. Nel 2023 decidendo di affrontare un inizio di campionato con la vecchia monoposto per poi portare la nuova al momento giusto, aveva fatto la giusta mossa. Tuttavia, per stessa ammissione di Andrea Stella, la squadra non è comunque riuscita ad eliminare tutte le debolezze presenti sulla vettura.
Probabilmente servirà ancora del tempo per ricorrere ai ripari e a quanto pare anche l’auto 2024 che vedremo a febbraio avrà bisogno di forti modifiche nel corso della stagione per poter incanalare lo sviluppo sui binari giusti: “Crediamo ci siano delle aree che influenzano fortemente il lato aerodinamico e non ci permettono di essere veloci come vorremmo. Su queste auto, l'aerodinamica e la guida, vanno praticamente di pari passo. L’obiettivo di ogni team è riuscire a far stare il fondo il più vicino possibile a terra ed è davvero una grande sfida”, spiega il team principal McLaren intervistato da ‘Autosport.com’.
“La zona del fondo è certamente un’area che merita un certo tipo di attenzione”, ha ammesso Andrea Stella entrando, per quanto può, nei dettagli. “Non posso rivelare tutto, dobbiamo proteggere la nostra proprietà intellettuale, ma posso dirvi che questa è stata una nostra priorità durante l’inverno. Alcune migliorie potrebbero già essere introdotte a febbraio al momento della presentazione della vettura, ma in realtà, la parte più consistente del processo di sviluppo dovrà attendere l’arrivo delle gare. Delle questioni richiederanno anche dei mesi per essere affrontate a dovere”.
Parole che segnano dunque una battuta d’arresto? No. Gli uomini McLaren sono molto motivati e convinti anche di poter essere già ad un buon livello sin dalle prime fasi del campionato. Molto probabilmente però, qualunque sia il potenziale della MCL38 al via del mondiale, potremmo assistere ad un bel miglioramento con il passare delle gare, cosa mai scontata essendo ormai giunti al terzo anno dal cambiamento regolamentare introdotto nel 2022.
Foto: McLaren
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