Leggi l'articolo completo su formula1.it

25/01/2024 10:00:00

Il progetto 676 è l'ultima chance della Ferrari: il rischio è non vincere fino al 2026


News di Prisca Manzoni

Il 2024 segna la metà di questa era di regolamento, che terminerà tra due anni, con l'arrivo di nuove monoposto e nuovi motori. Senza dubbio la Red Bull è la protagonista di questo ciclo, ed è probabile che il loro dominio continuerà fino al "reset" del 2026. Allo stesso tempo, c'è da aspettarsi che i rivali si avvicineranno, imparando a conoscere i punti di forza e i limiti del progetto; lo stesso era successo con la Mercedes e il team di Milton Keynes nel 2021, anno in cui c'è stata una lotta per il Mondiale fino all'ultimo Gran Premio. 

Eppure, come scrive Luigi Perna su "La Gazzetta dello sport", questa stagione varrà doppio per la Ferrari, soprattutto perchè è l'ultima volta che tutte le energie si potranno concentrare sul progetto attuale, senza avere scuse: "La Formula 1 è quasi alla vigilia di un cambiamento epocale, che comporterà uno sforzo tecnico senza precedenti per i team, visto che il 2025 sarà un anno di transizione nel quale lo sviluppo delle vetture sarà sacrificato per concentrare il grosso delle energie sui progetti 2026, enormemente impegnativi. È previsto quindi un trasferimento massiccio di parti e componenti delle macchine attuali su quelle del prossimo anno, per semplificare i processi costruttivi e ridurre i costi (lo esige il "budget cap"). Chi avrà altri inseguitori si sono battuti per evitare che qualcuno (la dominatrice Red Bull) si potesse avvantaggiare cominciando a lavorare sul 2026 con largo anticipo. La Fia ha stabilito che l'aerodinamica delle monoposto del futuro si potrà studiare solo a partire dall'1 gennaio 2025. Questo garantisce che tutti partiranno "alla pari", ma obbligherà i team ad accelerare come non mai la ricerca in galleria del vento".

Il rischio, infatti, è mandare parte di una stagione a vuoto, senza però la sicurezza che il progetto sarà vincente. "La Ferrari nel 2021 aveva sacrificato i risultati per prepararsi al meglio alla rivoluzione del 2022, anno in cui è stato reintrodotto in Formula 1 il concetto delle vetture a "effetto suolo". La scelta fatta allora dal team principal Mattia Binotto non è bastata però per aprire un ciclo una buona base da sfruttare potrebbe godere di un immediato vantaggio. E la cosa avrebbe ricadute indirette anche sul 2026", ha concluso Perna. 

Foto copertina x.com

Leggi anche: Senna e i successi in Ferrari: l'universo parallelo della F1

Leggi anche: Ferrari, l'ex tecnico svela: «Quando Allison passò in Mercedes subimmo controlli dalla FIA»