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26/01/2024 16:30:00

Berger: «Verstappen superiore a Senna». Le ragioni di un paragone complesso


News di Roberto Cecere

In tutte le discipline sportive uno degli esercizi più comuni, fortemente divisivo, è la ricerca del miglior interprete della categoria nel corso degli anni e la Formula 1 non fa eccezione.

Secondo molti osservatori, nel motorsport la ricerca del miglior pilota di sempre è resa ancora più complessa dallo sviluppo tecnologico del mezzo nel corso dei decenni. Per tale ragione la maggior parte degli addetti ai lavori non si sbilanciano in parallelismi influenzati da contesti di riferimento assai diversi.

Ciononostante esistono elementi distintivi che caratterizzano il profilo del pilota senza tempo. Proprio Formula1.it ha proposto una metrica per cercare di giudicare piloti di ere diversi in base a razionali oggettivi (approfondisci qui).

Quando però un giudizio viene formulato da un pilota che ha corso contro alcuni dei più grandi driver della storia dell’automobilismo allora il peso specifico della riflessione aumenta in modo esponenziale.

Recentemente, nel corso di una intervista alla testata austriaca Kronen Zeitung, Gerhard Berger si è sbilanciato in favore di Max Verstappen: "In precedenza dissi come Senna fosse il miglior pilota di tutti i tempi. Credo però che Verstappen sia leggermente al di sopra, perché ha abilità che non avevo mai visto prima. I tifosi però hanno bisogno di più piloti in grado di vincere, non soltanto Max. E’ interessante vedere una stagione perfetta come quella del 2023, la squadra non ha avuto ritiri per problemi tecnici né ritardi nelle soste ai box, e il pilota ha guidato al limite senza commettere errori”.

Quando si chiamano in causa le leggende della Formula 1 e a farlo è un pilota che tra le altre cose è stato compagno di squadra del fuoriclasse carioca, l’affermazione va ben oltre l’emotività del momento. Un professionista come l’ex pilota austriaco della Ferrari nella sua valutazione ha colto aspetti che vanno ben oltre i record stabiliti dal tre volte campione del mondo olandese.

Perché il paragone non regge

In un paragone così delicato alcuni parametri oggettivi fanno la differenza. Limitandoci alla Formula 1, Senna ha vinto in tutte le scuderie per le quali ha gareggiato, si perché il secondo posto con la Toleman a Montecarlo è un trionfo e sarebbe bastato un giro in più per superare Alain Prost. Max non conosce altre realtà che Red Bull, al netto della breve parentesi in Toro Rosso. Max è stata una scommessa di Helmut Marko su indicazione di Franz Tost. Senna ancor prima di mettere piede in Formula 1 è stato corteggiato da Williams, Brabham e McLaren optando poi per la Toleman per non avere troppa pressione al debutto nella categoria regina.

Il test di Senna al Paul Ricard sulla Brabham BT52 – Credit: ayrton-senna.net

Restringendo il cerchio sulle doti velocistiche, Senna era il re del giro secco, qualità che lo accumuna più a Leclerc che a Max.

Le affinità di Max e Ayrton

Il pilota olandese è attualmente il miglior interprete della guida sul bagnato al pari di Lewis Hamilton, specialità in cui Ayrton non aveva rivali. La fame di vittoria a tutti i costi ha spesso portato Senna a manovre borderline se non premeditate, atteggiamento simile a quello del campione di Hasselt prima che il mezzo gli consentisse di dominare in scioltezza.

La Red Bull di Verstappen decollata sulla Mercedes di Hamilton dopo un contatto nel GP d’Italia 2021 – Credit: ansa.it

Nel corpo a corpo sono tra i migliori della storia della categoria. Per uno strano gioco del destino hanno portato sul tetto del mondo il costruttore nipponico Honda.

Conclusioni

Il paragone di Gerhard Berger sembra improprio. Verstappen è probabilmente la reincarnazione di Michael Schumacher sia dal punto di vista della guida che caratteriale ma soltanto Padre Tempo confermerà questa sensazione soprattutto se il pilota olandese riuscirà ad affermarsi con altri team.

 

Foto interna www.ayrton-senna.net

Foto interna www.ansa.it