Il clima attorno alla Red Bull Racing è particolarmente teso dati i recenti avvenimenti: Christian Horner, infatti, è indagato dalla sede principale dell'azienda per una condotta inappropriata. Si attendono ancora le risposte dall'udienza, e contro di lui ci sono ancora molte dita puntate, viste le accuse di chat a sfondo sessuale con una dipendente. Nonostante questo il team principal è stato presente sia al lancio della RB20 come ai test in Bahrain, e Carlo Vanzini ha chiesto ai suoi colleghi se non fosse stato meglio per lui restare a casa, onde evitare di essere "linciato" dai media. 

"Io credo che questo stadio della vicenda sia tutto in mano ai legali", ha risposto Roberto Chinchero. "Da una parte ci sono quelli della Red Bull, che possono dire che se venisse sospeso qualcuno andrebbe incontro a ripercussioni. A Horner stesso avranno comunicato di presentarsi fino a che non ci sarà una soluzione, ma si vede che lui è lì controvoglia. Il suo è un ruolo anche di potere, perchè deve dirigere un gruppo di mille persone circa, nonchè il lavoro in pista. Nella sua posizione non può mancare l'autorità, anche se è stata macchiata da questa vicenda. Sei un po' meno capo, specialmente in un ambiente molto estremo come quello della Formula 1. E, come si è visto con Zak Brown, quando ti vedono tramortito cercano di darti il colpo di grazia. Io spero per tanti motivi che facciano chiarezza al più presto, per fermare tutte le speculazioni"

Foto copertina x.com

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