Trascorse le tre giornate di test pre-stagionali in Bahrain, cerchiamo di capire con quali indicazioni ci avviciniamo al primo Gran Premio del 2024.
Se dovessimo riassumere in una frase l'andamento dei test, quella più realistica per descrivere quanto visto è la seguente: Ferrari seconda forza dietro Verstappen, Pérez è un'incognita.
Ebbene sì, mentre lo strapotere di Max rappresenta una sentenza, le difficoltà del suo compagno di squadra non si possono trascurare per quanto sono evidenti.
La SF-24 si è dimostrata molto solida, migliorata rispetto alla vettura dell'anno scorso, eliminandone le criticità principali: la guidabilità e il degrado gomme.
Nonostante il passo in avanti sia netto e incoraggiante, non sembra essere ancora abbastanza per poter lottare con la Red Bull; quantomeno alla prima gara, poi con gli sviluppi si vedrà.
Al momento è complicato cercare di identificare una terza, quarta e quinta forza, ma il gruppo dei contendenti sarà presumibilmente formato da McLaren, Mercedes e Aston Martin.
La prima di quest'ultime sembra leggermente meno competitiva sul passo gara, la seconda in qualifica, la terza in entrambe le configurazioni.
Eppure, considerando che si prevedono distacchi inferiori rispetto al 2023, in particolari circuiti e condizioni potrebbero avere delle occasioni importanti.
La nuova Racing Bulls sembra essersi avvicinata molto alla top 10. Le prestazioni, invece, delle altre squadre sono una grande incognita.
La Williams ha avuto problemi di affidabilità, l'Alpine si è esposta poco e sembra difficile da guidare, la Sauber sembra aver lavorato bene, mentre la Haas si è concentrata principalmente sul funzionamento degli pneumatici Pirelli.
Risulta complicato, dunque, stabilire le gerarchie delle ultime posizioni.
Infine, non poteva mancare una considerazione sulla Federazione Internazionale. Una soluzione per quel maledetto tombino (saltato due volte in due giorni) andrà trovata entro l'inizio del weekend di gara.
In un circuito cittadino, come Las Vegas e Baku, vista la presenza dei classici tombini stradali impreparati a subire le velocità e il carico di una F1, un cedimento si può anche comprendere.
In una pista oramai consolidata nel calendario da un ventennio circa, e soprattutto permanente, qualcosa di più deve essere garantito.
Lo merita la Formula 1, lo meritano le squadre, i piloti e gli appassionati. Vedremo che soluzione verrà attuata per il GP del Bahrain di settimana prossima.
Insomma, queste erano le nostre considerazioni sui test pre-stagionali del 2024. Quali sono le vostre? Fatecele sapere con un commento sui nostri profili social (Instagram, Facebook e Twitter).
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