Sono stati tre giorni intensi in Bahrain, ricchi di numeri che per noi spettatori dicono poco, mentre sono fondamentali per tecnici e ingegneri nel paddock. È complesso quindi fare pronostici e capire le vere posizioni delle forze in campo. Ci sono poche certezze, come il fatto che la Red Bull parta nuovamente da favorita, quantomeno quella che porta il numero 1. E nemmeno Gian Carlo Minardi, che in Formula 1 ha passato svariati anni, ha voluto trarre conclusioni affrettate.
"È difficile farsi un idea in tre soli giorni per un campionato di 24 GP", ha detto l'ex team principal. "La mia sensazione è che nella parte alta della griglia ci sia stato un certo compattamento dei tempi, quindi è probabile che assisteremo a delle qualifiche molto tirate. Il pilota da battere sarà sicuramente ancora Max. Lo dimostra anche solo il fatto che il miglior tempo nella terza giornata lo abbia fatto con le C3 che sono le gomme con le quali dovrà poi cercare di realizzarlo anche nel prossimo weekend. E poi per la sequenza di tempi tutti uguali, con millesimi, massimo un decimo di scarto, è la riprova di come sia sereno e a suo agio con la macchina [...] Il miglioramento della Ferrari è reale, mentre non riesco a dare un giudizio sulla Mercedes, che ha fatto il secondo tempo ma con gomme non utilizzabili nel primo GP. Probabilmente si è un po' nascosta".
L'italiano non ha voluto dare la Rossa come seconda forza, anche se i segnali sono buoni: "Per ora non farei classifiche. Se però paragoniamo la situazione attuale a quella del 2023 sono stati sicuramente test positivi. Anche perché non mi sembra di avere visto il decadimento di gomme di cui soffriva. E poi di positivo c'è la prestazione di Sainz che mi è piaciuta molto come continuità e come linearità".
Leggi anche: Trulli è sicuro: la Ferrari tratterà Sainz diversamente
Leggi anche: Horner Gate - Schumacher: «Tutti sono sostituibili. Decisione finale non così lontana»