Lewis Hamilton non è solo un sette volte campione del mondo, è anche un personaggio pubblico che non ha mai temuto di esporsi per portare avanti i principi di uguaglianza e inclusione in uno sport che nella sua storia non ha mai visto un altro pilota di colore a parte lui.
Nei 12 anni di permanenza alla Mercedes, Hamilton ha portato avanti le sue battaglie sociali coinvolgendo progressivamente anche il team Mercedes. In una prima fase la Commissione Hamilton ha messo in evidenza molti problemi, successivamente il sette volte campione del mondo e la Mercedes hanno lanciato l'associazione di beneficenza Ignite, che ha lo scopo di dare a persone provenienti da contesti diversi maggiori possibilità di intraprendere una carriera nel motorsport.
L'impegno di Hamilton in questo senso non terminerà con il suo passaggio in Ferrari nel 2025. In una intervista a motorsport.com, Hamilton ha dichiarato che le sue iniziative verso una maggiore inclusione sono state un argomento chiave nei suoi colloqui con il presidente della Ferrari John Elkann.
"Naturalmente, se guardiamo alla Ferrari, hanno un sacco di lavoro da fare, quindi ho già fatto di questo una priorità parlando con John, e anche loro sono entusiasti di lavorarci".
Sotto la guida di Hamilton, la Mercedes ha fatto progressi significativi nella diversificazione del team: "Innanzitutto, sono immensamente orgoglioso del lavoro che abbiamo svolto all'interno della Mercedes. Dal 2020 abbiamo fatto passi da gigante per migliorare la diversità all'interno del team. Per esempio, all'interno delle Risorse Umane abbiamo un gruppo diversificato e questo continuerà anche dopo di me, cosa di cui sono davvero orgoglioso. Credo che in questo senso siamo più avanti di tutti gli altri team"
Hamilton è orgoglioso del lavoro svolto con la sua fondazione Mission 44 per aumentare le opportunità per le persone provenienti da contesti diversi, ma sa che c'è ancora molto lavoro da fare: "c'è ancora una grande quantità di lavoro da fare all'interno dell'intero sport, di cui parlo costantemente con Stefano Domenicali e cerco di lavorare di più con la Formula 1".
Mission 44 ha già avuto un impatto significativo nel Regno Unito e mira ad espandersi a livello internazionale, per concedere sovvenzioni anche in Sudafrica, Stati Uniti e Brasile. La fondazione ha raccolto in tre anni 11,2 milioni di sterline in donazioni, di cui 7 da Hamilton stesso, che si è impegnato per un totale di 20 milioni di sterline.
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