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15/03/2024 20:00:00

FIA, il nuovo regolamento ha fallito: l'involuzione dello spettacolo dal 2022 ad oggi


Articolo di Fabrizio Parascandolo
Le prime gare di questo 2024 lo hanno dimostrato: il nuovo regolamento ha fallito. Questo era stato ideato dalla FIA per far sì che le vetture potessero seguirsi in maniera più ravvicinata rispetto al passato, ma è avvenuto sempre meno dal 2022 ad oggi.

Le prime gare di questa stagione sono un esempio evidente del fallimento della FIA. I nuovi regolamenti, introdotti nel 2022, hanno avuto grande successo all'inizio, ma con il passare del tempo hanno spento lo spettacolo in pista.

Sempre più difficile superare

Superare un avversario, infatti, è sempre più complicato. Basti pensare ai soli 36 sorpassi effettuati in Bahrain (contro i 77 del 2022), in media 2 ogni 3 giri. Troppo pochi per una pista che è stata teatro di grandi battaglie in passato.

Un altro esempio eclatante è la prestazione di Magnussen in Arabia Saudita: il danese è riuscito a resistere agli attacchi dei rivali per quasi 40 giri; il tutto grazie a una buona velocità in rettilineo. 

Ciò è stato possibile soltanto perché le nuove vetture non permettono di restare incollati all'avversario nelle curve, specialmente in quelle veloci.

Un tracciato come quello di Jeddah, infatti, dovrebbe normalmente favorire i sorpassi, viste le tre zone drs consecutive.

Invece, a causa dell'eccessiva "dirty air" (aria sporca, ovvero quella che viene mossa dal passaggio della monoposto davanti), ha dato ben poco spettacolo agli appassionati.

Le parole di Allison

Ne ha parlato anche James Allison, direttore tecnico della Mercedes, che ha dichiarato: "Ci sono cose nei regolamenti che non vanno bene per nessuno di noi [squadre, ndr]".

"Non credo sia sensato avere auto che 'si incollano' al terreno nel modo in cui lo fanno queste. Anche l'idea che si ottenga una buona gara controllando le turbolenze e ignorando gli pneumatici... L'intera idea di controllare le turbolenze, essendo una specie di sfida a ostacoli, è stata testata fino alla distruzione, evidentemente".

"Non credo che ci sia qualcosa di sbagliato in particolare nei fondi a effetto suolo, ma la particolare disposizione di questi, che hanno una risposta all'altezza di marcia posteriore che non è particolarmente positiva per le auto, non è qualcosa che dovremmo portare nel 2026".

"Tra i team, questa sarebbe una soluzione condivisa. La FIA è ancora convinta di mettere la gestione della 'dirty air' in cima a tutto, sacrificando queste cose. Sarebbe meglio se ci fosse un approccio più equilibrato", ha concluso Allison.

Insomma, come detto dal noto ingegnere della Mercedes, la sensazione è che la FIA abbia incentrato tutti i propri sforzi sull'ottimizzazione dell'aria sporca, di fatto trascurando altre componenti fondamentali della nuova generazione di monoposto.

Questo approccio, come si vede chiaramente dalle ultime corse del 2023 e dalle prime del Mondiale in corso, non ha pagato.

Ora serve una rivoluzione per centrare un obiettivo realistico, seppur ancora lontano: quello di vedere sempre più lotte in pista ogni domenica.

La superiorità della Red Bull è già un limite importante nello scontro (la maggior parte delle volte inesistente) per la vittoria.

Eppure, nel centro gruppo le prestazioni sono molto simili, lo si evince chiaramente dalle qualfiche. In gara, invece, queste vengono semplicemente condizionate dalla "dirty air", non sfociando mai in vere e proprie battaglie.

E voi, cosa ne pensate? Riuscirà la FIA a trovare una soluzione, quantomeno per i nuovi regolamenti del 2026? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (InstagramFacebook Twitter).

 

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