Nelle qualifiche del GP d'Australia, la pole position era alla portata della Ferrari. La Red Bull di Verstappen era, quantomeno sulla carta, più attaccabile degli scorsi weekend.
Gli errori di Leclerc e Sainz, che analizzeremo insieme, hanno impedito alla Rossa di conquistare la prima pole stagionale.
Come si evince chiaramente dal grafico riportato poco più in basso, la RB20 riesce a generare una maggiore velocità in qualsiasi rettilineo (cerchi bianchi).
La differenza principale, però, si vede nel tratto della velocissima chicane di curve 9 e 10: lì Sainz, infatti, commette un errore, che gli costa caro su tutto l'allungo successivo.
Nel resto del giro, sostanzialmente in tutte le curve, la Ferrari regge perfettamente il confronto con la vettura che ha dominato le prime gare stagionali.
La sbavatura dello spagnolo, dunque, gli è costata la possibilità di ottenere la pole, proprio come dimostra il grafico riportato qui in basso.
Nei cerchi gialli in sovraimpressione possiamo notare, infatti, come il delta tra i due piloti cresca in maniera esponenziale proprio in quel tratto (grafico in alto).
L'immagine sottostante, invece, ci dà la conferma che si è trattato di un'imperfezione di Carlos, probabilmente trascinato dalla foga di volere quella pole position.
Osservando l'input dato all'acceleratore, notiamo come questo non sia lineare nel corso della curva. Passa, di fatti, dal 100% al 15%, per poi risalire al 98% e tornare giù drasticamente al 43%, probabilmente per effettuare una correzione.
Ciò gli ha fatto perdere circa 4 decimi tra la chicane e il rettilineo successivo, in cui la sua velocità di punta è stata condizionata dall'errore spiegato in precedenza.
Charles Leclerc è stato protagonista, a sua volta, di una correzione importante nel terzo settore, che addirittura lo ha portato a non concludere il giro.
Per questo motivo, purtroppo, i dati di quel passaggio non sono disponibili sulla telemetria, ma fino al secondo settore era sui tempi di Sainz, dunque al millesimo con Verstappen.
Eppure, non avremo mai la certezza che uno dei due piloti Ferrari avrebbe conquistato la pole position se non avesse sbagliato.
Quello che possiamo affermare convintamente, invece, è che la SF-24 si è adattata bene al circuito di Melbourne; e che - se dovesse riconfermarsi performante in gara - potrebbe essere una spina nel fianco per la Red Bull.
Appuntamento quindi alle 5 italiane di domattina per scoprirlo. E voi, che ne pensate? Che risultato può ottenere la Ferrari nella gara del GP d'Australia? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (Instagram, Facebook e Twitter).
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Foto interne www.f1-tempo.com