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26/03/2024 07:30:00

Ferrari, Chinchero: «A Leclerc serve freddezza, il talento non basta. Sainz? Un cecchino»


News di Alessio Ciancola

Due settimane fa, a Jeddah, era appena stato operato di appendicite, domenica è stato il vincitore del GP d'Australia. Stiamo parlando di Carlos Sainz che, dopo il forfait saudita, ha deciso di tornare in macchina a Melbourne (restando in dubbio sino al venerdì a causa di un recupero problematico) e, dopo aver preso confidenza con la vettura e ritrovato una condizione fisica, si è reso protagonista di un fine settimana assolutamente perfetto. Una tre giorni priva di errori, sublimata dalla gara in cui, sin dalla partenza, Carlos gestito al meglio la sua monoposto e tutte le situazioni che si sono presentate andando a cogliere il suo terzo successo in carriera.

Dopo la positiva giornata di venerdì e la buona qualifica, chiusa al secondo posto, in gara il madrileno ha gestito al meglio la partenza e messo pressione a Verstappen nei primi giri (superandolo in pista), e facendosi trovare pronto a sfruttare l'occasione di vittoria scaturita dal ritiro del pilota della Red Bull a causa dei problemi all'impianto frenante della sua RB20. Da quel momento lo spagnolo è stato un metronomo nel ritmo gara e abilissimo nella gestione delle gomme, regolando tutti i rivali, a partire dal compagno di squadra Charles Leclerc che ha chiuso secondo, e portando al traguardo la sua SF-24 in prima posizione.

Una vittoria che, per la seconda volta in pochi mesi, è stata colta dal pilota Ferrari sfruttando delle difficoltà della Red Bull di Max Verstappen, come accaduto lo scorso settembre a Singapore. Una capacità che, su "Motorsport.com" è stata analizzata da Roberto Chinchero.

"Nelle uniche due occasioni in cui per Max le cose non sono andate come nelle previsioni, alle sue spalle è apparsa la sagoma di Carlos Sainz, un vero cecchino nel mettere in campo weekend con una performance di grande valore proprio quando la Red Bull di Max ha evidenziato delle crepe. Le carriere degli sportivi passano anche attraverso questi crocevia, essere nel momento giusto quando serve".

Vittoria figlia di una grande abilità che Sainz ha costruito sin dalla qualifica, battendo Leclerc e mettendosi nella condizione migliore per sfruttare il passo falso del rivale olandese. Capacità che, proprio come a Singapore, è mancata a Leclerc, ovviamente deluso a fine gara.

"Molto diverso è stato il sorriso di Leclerc, abbozzato ma solo un po’. Come è naturale che sia per un pilota, la consapevolezza di aver potuto disporre di una monoposto competitiva non è bastata a mitigare la delusione per non aver messo le mani su quella vittoria che manca da quasi due anni. Sembra una sceneggiatura avversa, quando nel meccanismo Red Bull si inceppa qualche ingranaggio ecco che Charles si trova di fianco un compagno di squadra in grande forma. Per Leclerc, esattamente come lo scorso anno a Singapore, anche lo scorso weekend le possibilità di poter vincere il Gran Premio sono crollate il sabato in qualifica. [...] A Melbourne la precipitosa scelta di intervenire in maniera importante sul setup della monoposto tra la Q2 e la Q3".

Un risultato figlio della mancanza di lucidità di Leclerc in qualifica, quando si è fatto trasportare dalla foga del risultato e cambiato l'assetto della sua Rossa. Une decisione errata che, di fatto, gli è costata carissimo.

"Decisione che si è rivelata un boomerang. Dopo il brillante esordio in rosso del 2019 Leclerc ha affrontato quattro stagioni con una Ferrari quasi mai in lotta per la vittoria. [...] Spesso ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, un atteggiamento apprezzato dai tifosi della Scuderia, ma è un approccio valido quando da perdere non c’è nulla, viceversa non è un metodo che paga. Se nelle qualifiche di Melbourne, Leclerc fosse stato meno precipitoso, probabilmente avrebbe sopravanzato Lando Norris sulla griglia di partenza e in gara si sarebbe ritrovato alle spalle di Sainz sin dal primo giro, con la possibilità (teorica) di dire la sua anche per la prima posizione".

Decisone che mostra la mancanza di Charles di essere freddo e ragionatore, restando ad oggi molto talentuoso ma forse troppo impulsivo.

"Nei momenti concitati a Leclerc serve quella freddezza che Sainz ha dimostrato di avere. [...] Se poi la Scuderia arriverà a mettere i suoi piloti nelle condizioni di lottare per il successo indipendentemente dai guai Red Bull, [...] Charles sarà chiamato a mettere in campo un pacchetto completo, dove il talento è una componente fondamentale ma non esclusiva".

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Foto copertina www.ferrari.com